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Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2013 alle ore 08:55.

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Il progetto del nuovo complesso turistico CourmajesticIl progetto del nuovo complesso turistico Courmajestic

L'ultimo scorcio d'inverno può ancora portare piacevoli soprese tra le vette più alte delle Alpi. In controtendenza, il bilancio 2012 rivela la buona tenuta del comparto turistico in Valle d'Aosta: +4% di arrivi (a un milione) e +1% di presenze (a 3,2 milioni), rispetto a un mercato nazionale in sofferenza. Merito dei flussi esteri (+3%), con forti crescite da Russia (+13%), Paesi Bassi (+18%), Belgio (+12%), Finlandia (+32%), Danimarca (+19%), Svizzera (+8%) e Germania (+6%). Non solo merito dell'appeal del Monte Bianco. Vincono, soprattutto, le partnership pubblico-privato su investimenti mirati e le attività di promozione all'estero. Attività per cui l'assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz, ha impegnato 820mila euro nel 2013. «Chiuderemo un ciclo verso Russia, Regno Unito, Francia, Belgio, Germania e Giappone e studieremo – annuncia – Stati Uniti, Brasile, India e Cina. L'estero ci vuole molto bene, ma possiamo migliorare». Con 11,2 milioni a budget per turismo e impianti a fune (11,4 milioni nel 2012), la Regione scommette sulle grandi opere. Fortissime, in particolare, le aspettative per le nuove Funivie del Monte Bianco. «L'esperienza di un arrivo panoramico e confortevole, in pochi minuti, nel cuore del massiccio più alto delle Alpi, varrà un viaggio dal Giappone», commenta Marguerettaz annunciando che l'opera da 140 milioni sarà completata nel 2015. Anno di chiusura anche per il piano quinquennale da 47 milioni delle Courmayeur Mont Blanc Funivie. «L'obiettivo è adeguare ai competitor svizzeri e francesi impianti, attrezzature e preparazione delle piste», chiarisce Gioacchino Gobbi, presidente della società che chiuderà l'inverno in crescita quasi a doppia cifra, con 12 milioni di euro di incasso. «L'apertura delle piste fino a mezzanotte con possibilità di cenare in alta quota – aggiunge – è stata la novità di maggiore successo della stagione».

Soddisfatti a metà gli albergatori, con ricavi in flessione. «La buona tenuta delle presenze, trainata dai mercati esteri grazie al buon lavoro di pubblica amministrazione, Chambre Valdôtaine e imprenditori, è un segnale confortante – dice Silvana Perucca, presidente di Adava (520 associate, pari al 94% delle strutture della regione) – ma per tamponare la crisi abbiamo dovuto congelare i listini e mettere in campo offerte, mentre i costi sono aumentati». La regina della valle si conferma Courmayeur con il 14% delle presenze 2012 (Dati Istat), a quota 430mila (+2% sul 2011). La sinergia pubblico-privato è la chiave di volta del piano di rilancio di Courmayeur. «Ci presentiamo in modo organico con un prodotto turistico di alta gamma, trasmettendo un'immagine di autenticità: non solo alpinismo, anche trekking, passeggiate, tradizioni, shopping», dice il sindaco Fabrizia Derriard. «In inverno c'è stato il sorpasso dei turisti dall'estero. Ora la sfida – dice Derriard – è attrarli in estate». Il Comune punta anche su un nuovo logo (una corona di monti) e sullo slogan "Courmayeur Mont Blanc - The sunny side" per promuovere "il lato al sole del monte Bianco" (slogan che punzecchia le piste rivali di Chamonix, in Francia, poco baciate dal sole). A gennaio è arrivato il via libera per la rinascita del Courmajestic (si veda l'articolo a lato). E prosegue il cantiere per il nuovo cinque stelle, il Relais Courmayeur Mont Blanc, che porterà 70 posti di lavoro e un incremento del 6% della capacità alberghiera. La gestione sarà di Mythos Hotels a conclusione di un investimento di 20 milioni, realizzato attraverso un accordo di programma tra la società Srmb di Severino Salvemini, Regione e Comune che prevede la riqualificazione urbana e l'apertura 8 mesi l'anno.

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