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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2013 alle ore 09:21.

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Lo ha riconosciuto anche la Nasa. L'intesa siglata nel 2012 punta sull'impiego del Plasma Wind tunnel per preparare il rientro da Marte. Il contratto , da mezzo milione, è operativo. Sebbene l'accordo strategico sia alla firma dei due governi, sono partite le prove. La Nasa dovrebbe inaugurare una sede al Cira e viceversa. Seguirà poi uno scambio di ricercatori impegnati, per partire, su 4 programmi.

Così come è partito un altro importante progetto: l'Europa ha deciso che la ricerca deve focalizzarsi sul nuovo concetto di "aero-spazio- plano", il veicolo che sostituirà lo Space Shuttle. Per l'Europa il Cira dovrebbe diventare il "prime" del programma Pride.In questo campo, poi, è partita anche una collaborazione governativa tra Italia e Giappone, attraverso la Jaxa (omologa dell'Asi per il Giappone). Il progetto avrà un costo – non ancora definito – tra i cento e duecento milioni.
I nuovi programmi al via, in verità, sono una sorta di scossa alla ripresa dopo un periodo di minore attivismo. «Il Cira deve rilanciarsi su scala internazionale – dice Luigi Iavarone, presidente del Sam, consorzio di imprese del settore e vice presidente della Camera di commercio di Napoli – ha strutture e risorse tali da poter essere pari al Cern. Deve spingere di più sull'internazionalizzazione». Rilievi che Salvatore De Biasio, nel cda del centro e imprenditore del settore auto smonta: «Il rapporto con le imprese è proficuo e anche le relazioni internazionali sono intense».

Intanto il Cira si avvicina alle piccole e medie imprese italiane. «Pensiamo di dover creare in Campania una sorta di Silicon valley – aggiunge Verde – dove sono presenti imprese di settori diversi per indurle a confrontarsi e contaminarsi». Sono partiti contatti che dovranno poi consentire di elaborare programmi comuni, anche creando joint venture o incubatori e start up. Il processo è avviato. Ne è un esempio la Scandium 4 Aerospace, spin off tra Cira e una società russa, che attinge finanziamenti europei e nazionali, e deve occuparsi delle leghe di scandio da fondere con altri metalli, a partire dall'alluminio. Entro quest'anno realizzerà un prodotto certificabile. Su un altro versante, con aziende Usa, si è scoperto che sfruttando al meglio precedenti ricerche si potrebbero costruire 13 nuovi prodotti avionici: si tratta di cockpit avanzati per velivoli ultraleggeri e non. L'impiego presenta numerose possibilità, dal momento che l'Italia è leader mondiale nella costruzione di velivoli leggeri e ultraleggeri, da uno a 4 posti. Oggi le imprese italiane – con quelle campane in buona posizione nel settore – sono obbligate ad acquistare elettronica per gli ultraleggeri oltre oceano, sostenendo costi alti. Il Cira vuoledialogare con le società Usa che producono sistemi elettronici, per poi realizzare produzioni su misura per l'aviazione generale fatta in Italia e con costi più bassi. Parliamo di sistemi che renderanno il trasporto più sicuro.
vera.viola@ilsole24ore.com

IL RATING DEL SOLE
Il punteggio

Attraverso una griglia di 8 variabili ciascun distretto è definito nei suoi punti di forza
e di debolezza. Nel caso del Cira si rilevano buone capacità di partecipare a programmi e finanziamenti internazionali
IL GIUDIZIO
-
PUNTI DI FORZA

1
CAPACITÀ DI ACCEDERE AI FONDI

Buona capacità di reperire finanziamenti: in particolare nell'ultimo anno ha acquisito una importante partecipazione in programmi europei e della Nasa
ALTA
-2
RAPPORTO TRA IMPRESE E RICERCA

Il Cira sin dalla nascita vede nel proprio capitale la partecipazione di imprese
del settore aerospaziale con cui lavora e che utilizzano le sue strutture
BUONO
-3
INTERNAZIONALIZZAZIONE

Partecipa a programmi europei e ha siglato un importante accordo con la Nasa;
tra le imprese che effettuano verifiche sono numerose quelle straniere
DISCRETA
-
PUNTI DI DEBOLEZZA

1
CAPACITÀ DI FARE RETE

I rapporti per lo più si instaurano tra Cira e singola impresa mentre non nasce ancora un' integrazione tra realtà del settore: grandi e piccole, italiane e straniere
BASSA
-2
GRADO DI APERTURA

Secondo alcuni imprenditori il centro dovrebbe aprirsi a rapporti istituzionali
con le Agenzie spaziali di altri Paesi
allo scopo di incrementare le relazioni
SCARSO
-3
CAPACITÀ DI CREARE START UP

Una attività non estranea, ma recente: dopo anni di attività con le grandi imprese
il Cira si apre al mondo delle Pmi soltanto adesso creando le prime start up
INSUFFICIENTE
-

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