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Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2013 alle ore 09:20.

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Il contesto economico sarà anche difficile, ma il mondo delle sponsorizzazioni sportive non dà segni di cedimento, a parte qualche limatura. Se, da un lato, assistiamo all'ingresso di un marchio come Rolex nel mondo della Formula Uno (dopo una consolidata presenza nella vela, nel golf e nel tennis), dall'altro, c'è da registrare la cifra record di 63 milioni incassata dal Barcellona per ospitare sulla sua maglia marchi come Qatar Foundation e Nike.

Proprio il prestigio e la reputazione sono i due elementi fondamentali per catalizzare l'interesse di aziende che cercano un veicolo per promuovere i valori del proprio marchio. Un esempio su tutti sono gli All Blacks. La squadra di rugby neozelandese ha siglato un accordo per nove anni da150 milioni di euro con l'Adidas. È la sponsorizzazione più alta mai registrata in questo sport, legata a una clausola sospensiva che impegna gli All Blacks a vincere almeno il 75% delle partite disputate. Inoltre, sulla maglia nera della squadra è comparsa per la prima volta anche la scritta Aig, il gigante delle assicurazioni americano già sponsor del Real Madrid.

La sfida neozelandese alla 34esima edizione della Coppa America è diventata addirittura una priorità nazionale. Gli effetti positivi generati dalla campagna del 2007 di Valencia, che secondo alcuni studi hanno determinato ricadute positive per l'economia neozelandese quantificabili in 75 milioni di dollari, hanno spinto il ministro per lo Sviluppo economico, David Carter, a supportare l'equipaggio kiwi. Un interesse che ha richiamato anche l'attenzione l'attenzione di aziende del calibro di Fly Emirates, Toyota, Nespresso, Camper e Omega, salite a bordo del catamarano kiwi. Massiccio l'impegno di Nespresso, che supporta team New Zealand con entusiasmo (dal suo quartier generale in Svizzera) e si è anche accreditato come caffè ufficilae della Coppa America.

E pensare che in tema di sponsorizzazioni proprio l'Italia fu la prima a intuire le potenzialità della vela strumento di promozione. Era il 1983, e Azzurra, la prima barca italiana a partecipare all'America's Cup, si presentò alle regate di Newport forte anche del sostegno di un pool di aziende tra le quali spiccavano i nomi di San Pellegrino, Cinzano, Iveco, Agusta, Alitalia, Banco di Roma, Barilla, Mario Valentino. Azzurra partì alla volta degli Stati Uniti l'11 aprile di trent'anni fa proprio da Napoli, guarda caso sede a metà aprile dell'ultimo atto delle World Series (Acws).

Poi il circo della vela internazionale di trasferirà a San Francisco, per la Louis Vuitton Cup, la gara che seleziono la sfidante al detentore della Coppa America. E la cità californiana godrà di importanti ricadute in termini economici. Le proiezioni più aggiornate indicano che l'evento porterà in dote un giro d'affari di 902 milioni di dollari su tutta la Bay area. L'America's Cup genererà circa 6.500 posti di lavoro e, inoltre, si stimano in circa 2 milioni gli spettatori che da luglio a settembre assisteranno alle regate. San Francisco, dal canto suo, ha messo a punto un piano d'investimenti di circa 22,5 milioni di dollari. La città si raccoglierà attorno a Oracle Team Racing impegnata a difendere a denti stretti la coppa.

Il team americano potrà contare anche sul supporto di sponsor del livello di Tag Heuer. «Quello tra Tag Heuer e la vela – dice Roberto Beccari, ad di Lvmh Watches & Jewelry per l'Italia - è un legame ancora più stretto quest'anno, con la conferma della partnership con Oracle Racing, e, a livello italiano, con Tag Heuer VelaFestival, evento che celebra l'amore per il navigare. Entrambe sono espressioni della nostra leadership nel mondo della vela».

In contemporanea, si svolgerà nella Bay area la Red Bull Youth America's cup, sponsorizzata dalla famosa bevanda energetica, che scende nell'arena delle sponsorizzazioni solitamente in mano alle griffe del lusso.Anche un marchio fuori settore come Maserati è appena entrato nello yachting. La Casa del Tridente, per iniziativa del presidente Fiat, John Elkann, ha dato il nome alla barca con la quale Giovanni Soldini e il suo equipaggio sono impegnati in una serie di sfide oceaniche, l'ultima delle quali ha visto di recente Maserati battere il record sulla rotta New York-San Francisco. Una sorta di rodaggio in vista, si mormora, di una prossima partecipazione al giro del mondo a vela. Intanto, vento in poppa per la Transpac di luglio, la traversata da Los Angeles a Honolulu. Probabilmente con a bordo John Elkann.

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