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Questo articolo è stato pubblicato il 09 aprile 2013 alle ore 08:56.

«Il Salone internazionale del Mobile è il nostro principale strumento di politica industriale. Non siamo semplici gestori di una vetrina commerciale o di uno spazio contenitivo. Il Salone è la bandiera di un settore che ogni anno porta il mondo a Milano perché siamo leader riconosciuti nella capacità di sintetizzare, con successo in un unico prodotto, qualità dei materiali e delle lavorazioni, design e tecnologie». In un Paese che fatica a scrivere una propria agenda di politica industriale da anni e a sostenere all'estero il proprio made in Italy, Claudio Luti – artefice del successo internazionale dell'azienda Kartell e presidente di Cosmit – fa il punto sul primo salone sotto la sua regia.
«Oriente, Sudamerica, Russia, ma anche Africa saranno sempre più i nostri mercati di riferimento – aggiunge Luti –. Anzi, le imprese italiane pagano il prezzo di essere ancora poco internazionalizzate. L'export, a mio parere, dovrebbe comporre almeno il 60% dei fatturati. Detto ciò, è importante che il Salone sia e resti come punto di riferimento a Milano, perché così si rafforza la visibilità dei nostri brand». I tedeschi, secondo Luti, hanno un forte "sistema Paese" alle spalle, i francesi sono forti nella distribuzione. «Noi italiani – spiega il presidente Cosmit – dobbiamo puntare sui marchi». Per questo il lavoro del Salone non finisce il 14 aprile, giorno di chiusura della fiera. «Il nostro obiettivo – dice ancora Luti – è lavorare 12 mesi l'anno per accompagnare le imprese ad andare all'estero. Investiamo nel mondo per attirare i migliori visitatori e creare eventi commerciali all'estero.
E questo impegno dovrà aumentare, vista la crisi che colpisce il comparto, per sostenere soprattuto le Pmi nei mercati più lontani». Un impegno che ripaga, come dimostra il fatto che, nonostante il settore del legno-arredo sia ai minimi storici per fatturati e occupazione, la 52ª edizione del Salone del Mobile non sembra mostrare crepe. Oltre 2.500 espositori (1.950 tradizionali, oltre a 700 designer del Salone Satellite) su una superficie espositiva di 201mila mq attendono, in cinque giorni, oltre 300mila visitatori da 160 Paesi. Euroluce, la manifestazione biennale dedicata al mondo dell'illuminazione, occuperà 38mila mq, mentre 12.500 mq sono destinati al Salone Ufficio, anch'esso biennale, nei padiglioni 22-24. Gli stessi che ospitano, sotto il "logo" del Salone Satellite, i progetti dei designer emergenti under 35 (inclusi gli studenti di 17 scuole internazionali di design), che avranno la possibilità di mettere in contatto creatività e realizzazione su scala industriale (anche quest'anno saranno premiati tre prototipi nei settori luce e ufficio).
L'osmosi tra casa e ambiente di lavoro è il tema a cui si ispira l'evento «Progetto: Ufficio da abitare», a firma dell'architetto francese Jean Nouvel (Pritzker Prize 2008), allestito all'interno del Salone Ufficio. Quest'anno si fa più "social" l'anima dei Saloni. Oltre a un blog, la manifestazione è su Facebook e Twitter, ha un canale dedicato su YouTube, una gallery su Flickr e un profilo su Pinterest, social network dedicato alle immagini di qualità. La rete professionale si arricchisce su Linkedin. Gli hashtag ufficiali per seguire l'edizione 2013 su Twitter @iSaloniofficial: #iSaloni, #Euroluce, #SaloneUfficio, #SaloneSatellite. Da marzo è possibile scaricare sul proprio smartphone l'App aggiornata dei Saloni 2013, per agevolare espositori e visitatori (disponibile per iPhone, iPad e i dispositivi Android). Infine, cresce l'interazione dei Saloni con la città di Milano. Grazie a un accordo tra Cosmit, Fiera Milano e Atm i Saloni saranno la prima manifestazione espositiva a offrire ai propri visitatori un biglietto integrato, valido sia per il trasporto urbano sia per l'ingresso in Fiera. Non solo. Durante la settimana del Salone, l'ingresso ai musei civici milanesi sarà gratuito.
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