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Questo articolo è stato pubblicato il 08 settembre 2013 alle ore 08:35.

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Intanto, la legge di conversione del "Decreto del fare" oltre a far rientrare il taglio di 19 milioni agli stanziamenti statali, ha fatto chiarezza sul trattamento fiscale da applicare alle misure compensative che erano state erogate dal ministero dello Sviluppo economico per i canali Uhf tra il 61 e il 69, dismessi dalle tv locali perché destinati alle reti Lte di telefonia mobile. Ma altri problemi sono all'orizzonte, visto che entro il 2020 dovrebbero essere liberate le altre frequenze della banda 700 Mhz (dal canale Uhf 49 al 60). «Riteniamo illegittima la delibera Agcom che impone di liberare in particolare il canale 59 entro il 2016 – dichiara il coordinatore di Aeranti-Corallo –. Ci saranno ricorsi al Tar. Non sono stati infatti compiuti i preventivi, necessari, passaggi normativi che avrebbero permesso al ministero di riassegnare le frequenze, tutelando i diritti degli operatori». Il problema è complesso, ma l'evoluzione tecnologica potrebbe dare una mano a risolverlo. «Con l'avvento del DVB-T2, la seconda generazione del digitale terrestre – spiega Rossignoli – su ogni multiplex potranno coesistere 12 canali, il doppio di oggi, a parità di qualità di trasmissione. Una strada possibile, anche se complessa, sarebbe quella di permettere aggregazioni, per esempio consorzi, tra emittenti che potrebbero condividere uno stesso multiplex. Essenziale però è che ogni soggetto mantenga la qualifica giuridica di operatore di rete, necessaria per accedere ai contributi statali e altre prerogative».
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Gli stanziamenti
La legge di conversione del decreto del fare (Dl 69/13), approvata il 9 agosto, ha ripristinato i 19 milioni di euro di stanziamenti all'emittenza radiotelevisiva locale, che erano stati inizialmente tagliati
Le frequenze
La delibera 451/13/CONS dell'Agcom (pubblicata il primo agosto) ha approvato una revisione del piano di assegnazione delle frequenze per la tv digitale terrestre che impone, tra l'altro, di liberare entro il 2016 il canale 59, utilizzato in alcune regioni dalle tv locali. Previsti numerosi ricorsi al Tar

418,7 milioni
I RICAVI TOTALI
Il giro d'affari complessivo delle Tv locali italiane, secondo l'ultimo Studio di Frt e dei sindacati di categoria, risulterà nel 2012 inferiore di circa 100 milioni rispetto all'anno precedente. Lo studio, basato sui bilanci definitivi 2011, fotografa un settore «in rosso» per 71,2 milioni di euro

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