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Questo articolo è stato pubblicato il 18 ottobre 2013 alle ore 06:58.

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«Con questo voto l'organo elettivo dell'Unione europea ha fornito l'ennesima prova di responsabilità, di coerenza e di reale volontà di tutela dei cittadini», è il commento di Lisa Ferrarini, presidente del comitato tecnico Made in Italy e lotta alla contraffazione di Confindustria: «Approvando il testo proposto dalla Commissione europea, la Commissione parlamentare ha posto le premesse affinchè l'assemblea plenaria del Parlamento europeo dia il via libera all'art. 7 sull'indicazione di origine. Credo che da oggi possiamo guardare a questo obiettivo con misurato ottimismo, senza farci illusioni ma consapevoli che abbiamo passato un traguardo importante. Se, come auspichiamo, in seduta plenaria il Parlamento confermerà l'orientamento delle commissioni, la proposta sul "Made in" europeo entrerà nella sua fase più delicata e insidiosa e il governo italiano dovrà difenderla con decisione in Consiglio, dove è sostenuta da oltre dieci paesi che costituiscono un blocco di considerevole peso politico. Questo prezioso capitale di consenso va protetto, consolidato ed esteso per raggiungere il quorum necessario all'approvazione definitiva della proposta».
Ora il provvedimento è atteso alla plenaria dell'aula dell'Europarlamento entro fine anno, per poi cominciare i negoziati con il Consiglio Ue, che è il vero scoglio per la diffidenza (se non opposizione) dimostrata sinora dai Paesi angloscandinavi e dalla stessa Germania.
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I PROTAGONISTI
Un risultato ottenuto con gioco di squadra
Il voto
Ieri la Commissione Mercato interno e Protezione
dei consumatori del Parlamento europeo ha approvato
il regolamento c.d. "Made In"
Le sinergie
«Ringrazio per il buon lavoro
di squadra fatto finora», ha detto soddisfatta la relatrice
in commissione, la danese Christel Schaldemose, sottolineando l'importanza dell'«ampia maggioranza» ricevuta a favore
I ringraziamenti
Lisa Ferrarini, presidente del comitato tecnico Made in Italy
e lotta alla contraffazione di Confindustria, ha ringraziato chi
si è speso «senza risparmio per il risultato»: il vicepresidente Tajani, la relatrice danese Christel Schaldemose, gli onorevoli Baldassarre, Cofferati, Toia, Salvini, Trematerra, Comi, Muscardini, Rinaldi, «e tutti gli europarlamentari italiani che hanno contribuito in modo determinante per il consenso dei loro gruppi e ai colleghi delle associazioni che hanno sostenuto Confindustria nel negoziato»
Antonio Tajani
Vicepresidente Commissione Ue e commissario all'Industria,
è il promotore del regolamento
Christel Schaldemose
Danese, parlamentare socialista,
è la relatrice del provvedimento
in Commissione Mercato Interno
Lisa Ferrarini
È presidente del Comitato tecnico made in Italy e lotta alla contraffazione di Confindustria

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