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Questo articolo è stato pubblicato il 14 luglio 2014 alle ore 16:45.

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Giacomo Moiso e Andrea Passadori sono ex allievi del master in Management (MiM) Torino-Londra-Parigi di Escp Europe (École Supérieure de Commerce de Paris). Da una loro idea è nata la start-up di successo Fluentify, piattaforma web con un sistema di videoconferenza integrato, che permette agli utenti di entrare in contatto con tutor madrelingua per "fare conversazione" a un costo accessibile. L'impresa, avviata con risorse reperite in Inghilterra, ha ottenuto di recente il sostegno di Stefano Marsaglia, co-ceo di Mediobanca, come business angel.

Paolo Trombetta, ex allievo del MiM, è fra gli ideatori di FreeFuTool: il primo quaderno per appunti, distribuito gratuitamente agli studenti universitari, che ospita campagne pubblicitarie in vari formati. Il progetto partito a ottobre 2012 è stato un successo: oggi l'agenda, distribuita in sette città italiane, ha una tiratura di 420mila copie. Benedetto Levi e Flavio Nappi, alunni italiani di Escp, hanno invece scelto Parigi per fondare la propria start-up: Extraverso, con sede a Parigi e Berlino, produce cover innovative per smartphone e tablet, interamente made in Italy. Il torinese Lorenzo Rando, infine, ha conosciuto Jubin Nouri, torinese di origini iraniane, e il pugliese Michele Cuccovillo grazie alla rete fra corsi diversi, a Torino e a Londra, del Meb, il master in European Business. Insieme a loro ha lanciato Netberg, primo business network che permette di creare profili web con e-commerce integrato in pochi minuti.

Quattro storie, quattro start-up avviate, tutte con una matrice comune. Riguardano ex allievi torinesi (e non) dei master di Escp Europe, business school internazionale, fondata nel 1819 come la più antica Grande École francese, oggi con campus operativi a Parigi, Londra, Berlino, Madrid e Torino. La scuola, che quest'anno festeggia i dieci anni sotto la Mole, da oggi ha cambiato anche i suoi vertici "italiani": nuovo presidente della sede subalpina è Francesco Profumo, già rettore del Politecnico di Torino, ex ministro dell'Istruzione e attuale presidente Iren. Entra nel nuovo board, fra altri, anche Licia Mattioli, presidente dell'Unione industriale di Torino.

«In questi primi dieci anni di attività in Italia – spiega Francesco Rattalino, direttore generale di Escp Europe Torino campus - la business school è cresciuta molto. Non solo nel numero di studenti, quasi quintuplicato, con una crescita media costante del 19% a fronte di un placement che è sempre stato del 100%. Ma, soprattutto, sul fronte del rapporto con le imprese. Oggi sono più di 250 quelle in contatto con il nostro career office».

Escp è al 1° posto in Italia e al 2° al mondo nella classifica dei migliori master in Management del Financial Times ed è al 1° posto in Italia, al 14° in Europa e 25° al mondo nel ranking dei migliori Executive Mba. Al di là delle classifiche, è però la pratica a dare soddisfazioni. «È una coincidenza, ma è significativa – racconta Rattalino -. Fra i fondatori della Escp si annovera l'economista Jean-Baptiste Say, spesso considerato l'ideatore del concetto di imprenditorialità. Sarà anche per questo che cresce il numero di chi, terminato un corso nella nostra scuola, prosegue poi e ottiene buoni risultati con proprie iniziative d'impresa». Un successo con importanti ricadute anche per il territorio. «Basti pensare – conclude il direttore - che Fluentify di recente ha aperto una sede a Torino, in cui lavorano tecnici e sviluppatori software italiani. Mentre Extraverso, pur con sede all'estero, vende prodotti made in Italy».

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