Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2014 alle ore 08:12.
L'ultima modifica è del 27 luglio 2014 alle ore 13:51.

My24


GENOVA
Costa Concordia è arrivata in rada di fronte al porto di Genova nella notte per iniziare questa mattina, alle prime luci dell'alba, intorno alle 6, le operazioni di ingresso nello scalo della Lanterna. «Pensiamo – ha detto ieri il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, dopo un vertice in capitaneria, che tra le 15 e le 16 sarà in sicurezza in banchina». E nel pomeriggio di domani è prevista la presenza in banchina anche del premier Matteo Renzi.
Tutto, finora, è andato secondo i piani delle istituzioni e di Titan Micoperi, il consorzio di imprese che ha gestito la messa in sicurezza e il raddrizzamento della nave naufragata presso l'isola del Giglio e poi ne ha garantito il rigalleggiamento, organizzando e conducendo il suo ultimo viaggio dalla Toscana a Genova, trainata da rimorchiatori d'altura e scortata da un convoglio che comprende complessivamente 14 navi.
Un'operazione unica al mondo, sia sotto il profilo ingegneristico che per il peso economico. Si è trattato, infatti, di riportare in galleggiamento uno scafo lungo 298 metri, largo 36 e con oltre 114mila tonnellate di stazza. Un progetto imponente per un disastro che, anche sotto il profilo assicurativo, è considerato il più grande di sempre nel comparto marittimo. Ma tutto questo lo spiegano le cifre, meglio delle parole.
Costa Crociere ha stimato recentemente che la spesa complessiva affrontata dall'azienda per il naufragio, sarà di 1,5 miliardi di euro, cifra che comprende anche i danni commerciali e la perdita della nave, che era costata, al momento della costruzione, 450 milioni di euro, ed è stata rimborsata alla compagnia, per un valore di 380 milioni, dalle assicurazioni "corpo e macchine".
Il costo complessivo del progetto di rimozione, con il ripristino ambientale del Giglio, è pari a 1,2 miliardi di dollari (893mila euro) e sale a 1,5 miliardi di dollari (1,16 miliardi di euro) con le compensazioni ai passeggeri feriti e alle 32 vittime. All'interno della spesa complessiva ci sono i circa 600 milioni di dollari (446,7 milioni di euro) che rappresentano il costo del contratto di rimozione del relitto (wreckhire) firmato da Titan Micoperi. Vi è poi l'ammontare del costo della demolizione a Genova (che durerà 22 mesi): circa 100 milioni. Tutte cifre che saranno coperte dallo Standard, il club P&I con il quale è assicurata Costa per i danni a terzi e per il recupero del relitto.
Bisogna dire, però, che la tragedia di Concordia ha portato diverse ricadute positive sull'economia.
La spesa diretta generata dal progetto (lo ha certificato uno studio del Politecnico di Milano) è pari a 610 milioni di euro; di questi, il 61%, circa 370 milioni, è stato speso in Italia. Al secondo posto dei Paesi che hanno avuto benefici, in termini di fatturato generato su fornitori e servizi strumentali all'operazione Concordia, ci sono gli Usa. Inoltre, la stima del Pil attivato dalla spesa diretta relativa al progetto di recupero in Italia è pari a 765 milioni di euro. Circa mille lavoratori, inoltre, saranno coinvolti, nell'arco dei 22 mesi di lavori, nello smaltimento della nave. Infine è interessante sapere che sul relitto in navigazione sono state collocate apparecchiature di vario genere per 20 milioni di dollari (14,8 milioni di euro).
«Siamo a un passo dal traguardo», ha detto ieri il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, al termine di una riunione in Regione Liguria, in cui si sono stabiliti anche i termini per il passaggio dell'osservatorio di monitoraggio del relitto dalla gestione toscana a quella ligure. Ma, ha aggiunto il ministro, «potremo dire che l'operazione è conclusa solo quando sarà terminato lo smaltimento e sarà ripristinato il fondale all'isola del Giglio». Galletti ha anche spiegato che inizieranno subito le ricerche a bordo dell'ultimo disperso nel naufragio, il cameriere indiano Russel Rebello. Inoltre, ha sottolineato il ministro, pensare che l'operazione di rigalleggiamento, trasporto e smaltimento della Concordia debba restare un caso isolato «sarebbe un errore. Dobbiamo lavorare affinché il know-how che abbiamo messo in quest'operazione, la ricerca e l'esperienza possano essere messe a frutto e possano diventare un filone industriale del Paese». Un punto su cui le imprese genovesi (si veda l'articolo qui sotto) stanno già lavorando.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La vicenda
13 GENNAIO 2012
Il naufragio
La Costa Concordia era salpata da poco quando, alle 21.45, nelle acque dell'Isola del Giglio la nave urta uno scoglio, arenandosi. Le vittime sono 32; per il comandante Francesco Schettino l'accusa è di omicidio plurimo colposo
17 APRILE 2013
Il recupero
Il lungo processo per spostare la Concordia ha dovuto tenere conto del delicato ecosistema. Il 17 aprile 2013 sono stati montati i primi due cassoni sul lato di sinistra; il 16 settembre 2013 è iniziata la rotazione, il 23 luglio 2014 l'inizio dell'ultimo viaggio verso Genova

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi