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Questo articolo è stato pubblicato il 29 luglio 2014 alle ore 06:37.

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ROMA
Piccolo segnale di ripresa per il settore delle costruzioni, dopo sette anni di crisi ininterrotta, con un crollo degli investimenti reali del 32% (dati Cresme) e degli occupati del 20%, 400mila posti di lavoro in meno (da due a 1,6 milioni, dati Ance). Nell'ambito dei dati Istat sulla fiducia delle imprese, comunicati ieri, che registrano calma piatta nel manifatturiero (si veda il servizio sopra), per le imprese di costruzione l'indice destagionalizzato (base 2005=100) è risalito dal 73,9 di maggio all'81,6 di giugno e infine all'83,2 di luglio.
Piccoli segnali di una possibile fine del tunnel, come i dati sulle vendite delle macchine per l'edilizia, cresciute del 23,7% su base annua nel primo trimestre del 2014 e del 9,8% nel secondo trimestre (Cresme). O come i dati sul recupero edilizio agevolato, in crescita oltre le previsioni nel 2013 e anche nel 2014 (si veda a pagina 4). O i dati sui bandi di lavori, cresciuti nei primi sei mesi del 2014 del 26,7% nel numero e del 73% in valore.
Sulla base di questi dati il Cresme ha corretto al rialzo le sue stime complessive sul settore nel 2014, dal -0,6% previsto nel dicembre scorso al +0,6% previsto oggi. L'Istat vede invece ancora nero, e l'indice destagionalizzato della produzione in edilizia, pubblicato il 18 luglio, segnala un valore tendenziale del -5% nei primi cinque mesi dell'anno. Pessimista anche l'ufficio studi Ance, che nel rapporto congiunturale dell'8 luglio ha confermato una previsione del -2,5% in valori reali sull'intero 2014.
Tornando comunque ai dati Istat di ieri, a luglio l'indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese di costruzione è salito a 83,2 da 81,6 di giugno; migliorano le attese sull'occupazione (da -22 a -14), ma peggiorano lievemente i giudizi sugli ordini e/o i piani di costruzione (da -44 a -45).
In realtà l'Istat segnala una ripresa di fiducia in particolare nelle imprese specializzate e in quelle di ingegneria, mentre resta nero il "sentiment" delle imprese edili tradizionali (nuova costruzione residenziale in particolare).
L'indice del clima di fiducia è infatti salito da giugno a luglio da 83,4 a 87,5 nell'ingegneria civile e da 95,4 a 107,4 nei lavori di costruzione specializzati, mentre è sceso da 64,6 a 64,0 nella costruzione di edifici.
I giudizi sugli ordini migliorano nell'ingegneria civile (da -27 a -21) e nei lavori di costruzione specializzati (da -36 a -32) ma peggiorano nella costruzione di edifici (da -56 a -59); le attese sull'occupazione crescono sia nella costruzione di edifici (da -25 a -24), sia nell'ingegneria civile (da -8 a -7) e sia nei lavori di costruzione specializzati (da -21 a -7).
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