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Questo articolo è stato pubblicato il 13 agosto 2014 alle ore 07:11.

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Lavorare a maglia, dipingere, fotografare, fare teatro. Spesso, con i ritmi di lavoro incalzanti e gli impegni che si susseguono, ci sembrano perdite di tempo inutili o attività che non ci possiamo permettere. Ma secondo una ricerca, invece, proprio un'attività extra-lavorativa di tipo creativo come queste garantisce risultati e performance migliori nella professione. E qualcuno, negli Usa, sembra averlo intuito.

Orari? In molte professioni non esistono più e il tempo del lavoro si è spalmato pian piano nell'arco di tutta la giornata e di tutti i giorni, a causa anche della crisi economica e dell'incertezza crescente. In questo contesto, è diventato sempre più frequente dedicare al lavoro tutto il tempo possibile, senza guardare l'orologio, impegnarsi anche nel tempo libero per ottenere risultati migliori e per essere certi di mantenere o migliorare la propria posizione. Altro che work-life balance: i ritmi lavorativi odierni sembrano aver trasformato il tempo in un lungo, ininterrotto, tempo lavorativo. Ma uno studio recente mette in evidenza che, in realtà, questo non sarebbe il modo migliore per raggiungere lo scopo della produttività e del successo. Anzi, per ottenere risultati migliori sarebbe bene impegnarsi in un'attività extra-lavorativa, soprattutto se creativa: largo, allora, alla pittura, alla fotografia, alla cucina o alla maglia. O a tutto ciò che la creatività suggerisce. La ricerca, condotta dagli psicologi della San Francisco University e pubblicata nel Journal of Occupational and Organizational Psychology, ha dimostrato che avere uno sfogo di tipo creativo al di fuori del lavoro aiuta le persone a lavorare meglio e a trovare più facilmente soluzioni creative ai problemi di lavoro che gli si presentano.

L'indagine
Lo studio, condotto dal professor Kevin Eschleman, parte dal presupposto che chi ha un lavoro molto impegnativo e in cui sono richiesti sempre alti livelli di performance, generalmente ha poco tempo da dedicare ad attività personali ed extra-lavorative che permettano un distacco dal contesto professionale e un recupero di idee e di energie. La prima ricerca è stata condotta su 341 persone che hanno lavori differenti (e hobby differenti). L'attività extra lavorativa creativa è risultata positivamente associata con esperienze di recupero (rilassamento, controllo, maggiore competenza) e risultati di performance migliori (per esempio in termini di soluzioni creative ai problemi lavorativi). In sostanza, i lavoratori impegnati in un hobby creativo hanno ottenuto risultati migliori del 15%-30% nelle prove di performance professionale rispetto a chi non aveva un hobby o vi si dedicava solo occasionalmente.

Problem solving
I ricercatori hanno anche condotto una seconda serie di interviste, su un gruppo di 90 capitani della Us Air Force, persone già abituate a risolvere problemi e ad aiutare gli altri. In questo caso le performance sono state valutate non solo con l'autovalutazione ma anche intervistando i colleghi e i capi. Anche in questo caso la presenza di un hobby creativo ha dimostrato di avere effetti positive sulla performance, al netto delle personalità dei singoli partecipanti alla ricerca. Perché, ovviamente, anche la personalità conta, da questo punti di vista, visto che ci sono persone più o meno creative. In entrambi i casi, comunque, i risultati affermano con certezza che restare sempre concentrati solo sul lavoro senza lasciar spazio ad altro è deleterio per il lavoro stesso. E questo, secondo i ricercatori, perché gli hobby possono aiutare le persone ad apprendere di più dei loro punti di forza e di debolezza, ad aumentare la loro consapevolezza, il senso di controllo e quindi la loro efficacia, oltre a fornire anche una via di fuga agli stress quotidiani e a permettere di ricaricare le pile.

Il caso aziendale
Secondo i ricercatori, dunque, le organizzazioni dovrebbero favorire la consapevolezza dei lavoratori sui benefici di alcune attività sul benessere, così come dovrebbero cercare di facilitare e stimolare lo svolgimento di attività extra-lavorative di tipo creativo. Fantascienza? Non per Zappos Inc., leader della vendita di calzature online negli Usa acquisito da Amazon nel 2009, che, come spiega l'azienda nella sua pagina Facebook, incoraggia gli impiegati ad esporre negli uffici i loro lavori artistici perché questo «solleva il morale e migliora il contesto lavorativo».

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