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Questo articolo è stato pubblicato il 19 agosto 2014 alle ore 06:37.

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ROMA
Sogei, la società che gestisce l'anagrafe tributaria e i servizi informatici del ministero dell'Economia, delle agenzie fiscali e della Corte dei Conti, si offre quale gestore dell'infrastruttura informatica di tutti i ministeri, la pubblica amministrazione centrale (Pac). Il piano mira a ridurre i costi e migliorare i servizi e la sicurezza dei dati.
«Il progetto è rendere le infrastrutture (Ced) Sogei trasversali per la pubblica amministrazione centrale. Se si portassero in Sogei anche i Ced degli altri ministeri si potrebbero fare economie di scala e importanti risparmi, oltre a garantire unitarietà dei sistemi e sicurezza ai più alti standard internazionali, grazie anche alla collaborazione con la Guardia di Finanza», dice al Sole 24 Ore Cristiano Cannarsa, l'ingegnere proveniente dalla Cassa depositi e prestiti approdato alla Sogei nel luglio 2011 come amministratore unico, per gestire, innanzitutto, le problematiche connesse alla vicenda Marco Milanese, con annessi e connessi: dagli appalti discutibili all'affitto di una sede di rappresentanza nel centro di Roma (costo: 8.700 euro al mese), che è stata immediatamente soppressa proprio da Cannarsa.
«Tre anni con uno stesso amministratore delegato per Sogei sono un record e un indice di stabilità», osserva Cannarsa, oggi presidente e ad della società controllata al 100% dal Mef.
«La Sogei oggi è pronta alle sfide dell'amministrazione digitale. Grazie anche a Sogei – dice Cannarsa – dal 6 giugno è stata attuata la fattura elettronica per la pubblica amministrazione centrale e ora siamo impegnati con l'Agenzia delle entrate a realizzare la sfida della dichiarazione dei redditi precompilata. Ma ritengo ora sia il tempo di muoversi secondo due direttrici prioritarie, la spending review e i servizi digitali al cittadino». Proprio in ottica spending review Sogei nel 2013 ha perfezionato una partnership strategica con Consip per le acquisizioni di beni e servizi.
Il disegno è ampliare l'"ambito operativo" della componente infrastrutturale (il Ced per intenderci) agli altri ministeri, oggi Sogei governa l'informatica di due importanti ambiti operativi il Mef, e in parte il ministero dell'Interno per l'Anpr, l'anagrafe nazionale della popolazione residente. «Con la centralizzazione dei Ced della pubblica amministrazione centrale – spiega Cannarsa – si possono risparmiare centinaia di milioni l'anno. Anche negli spazi e nei consumi energetici: per esempio, alla fine del 2013 i 5 Ced del Mef da 1200 mq li abbiamo portati in soli 250 mq. Abbiamo migrato in Sogei il Ced dell'Agenzia per l'Italia digitale, riducendo la spesa da 700mila euro l'anno a circa 60mila euro. Sono trasformazioni della spesa, si trasformano i risparmi in nuovi servizi aggiuntivi per l'amministrazione e per i cittadini, non c'è stato taglio di organico, anzi si creano nuovi posti di lavoro. Se lo si fa con tutti i ministeri, considerato che la Pac ha ben 78 Ced, si possono ottenere ingenti economie».
Cannarsa spiega così il progetto: «Si tratta di rendere trasversale l'infrastruttura tecnologica, lasciando verticali i domini specialistici applicativi. Ogni amministrazione avrà software di dominio, con strutture dedicate allo sviluppo e alla gestione». La spesa per i Ced della Pac è stimabile in circa 400 milioni all'anno (di cui circa 90 milioni la quota Sogei): con la «centralizzazione dei Ced» si potrebbe risparmiare circa 240 milioni all'anno, obiettivo raggiungibile in due-tre anni.
Sogei negli ultimi tre anni non è stata a guardare. L'anno scorso ha assunto 147 specialisti informatici, ha incorporato il ramo It della Consip (273 professionisti), raggiungendo i 2.167 dipendenti a fine 2013. Il valore dei servizi informatici erogati si è portato a 447 milioni nel 2013, quest'anno il valore della produzione nel budget è di 514 milioni. L'utile netto del 2013, pari a 24,6 milioni, è stato interamente riversato allo Stato.
Cannarsa ci tiene a far notare che la Sogei è un'azienda pubblica strategica, garantisce i flussi delle entrate dello Stato e «governa il più complesso sistema nazionale di banche dati, funzionale allo sviluppo di sistemi avanzati di data governance e data analytics, al servizio delle istituzioni, dei cittadini e del contrasto all'evasione». Queste sue caratteristiche, sottolinea Cannarsa, dovrebbero essere confermate anche a livello normativo.
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