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Questo articolo è stato pubblicato il 27 agosto 2014 alle ore 06:38.

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MILANO
Dal 1° gennaio 2015 partirà l'accordo di cinque anni tra Ansa e Associated press (Ap) per l'utilizzo e la commercializzazione dei loro principali prodotti – testi, foto e video – su tutte le piattaforme. In virtù di questa intesa, Ansa sarà il distributore di Ap in Italia e ne utilizzerà i contenuti multimediali per i propri prodotti. E a sua volta Ap sfrutterà il materiale italiano dell'Ansa.
L'annuncio dell'intesa Ansa-Ap è stato dato ieri, ma del fatto che si potesse arrivare a questo matrimonio si parlava già da qualche tempo, almeno da quando all'inizio del 2014 si era interrotta la collaborazione fra Ansa e Reuters. Un divorzio che ha inevitabilmente creato le condizioni per altre unioni nel turbolento contesto delle agenzie di stampa in Italia (che sono in attesa della convocazione di un tavolo governativo).
E così Ansa (700 dipendenti, di cui 350 giornalisti "articolo 1") ha stretto un accordo con Ap (in precedenza partner dell'italiana Lapresse) mentre Reuters nelle scorse settimane è arrivata all'intesa proprio con Lapresse (sede a Torino, circa 300 occupati, 56 giornalisti e 11 milioni di fatturato), creando due grandi poli che promettono di aprire altre discussioni fra le agenzie di stampa italiane. «L'Italia – ha dichiarato attraverso una nota Daisy Veerasingham, Senior vice president of revenue, international, di Ap – è un mercato chiave per Ap in Europa e sentiamo la necessità di avere rapporti con un'agenzia che abbia una rilevante presenza nel Paese. Continueremo a vendere video direttamente alle tv nazionali mentre ad Ansa è affidata la commercializzazione di tutti gli altri contenuti». Per l'ad Ansa Giuseppe Cerbone «l'alleanza con Ap rafforzerà ulteriormente la leadership di Ansa in Italia innalzando la qualità della sua produzione multimediale, a partire da foto e video, e la copertura delle news internazionali». Secondo rumors di mercato, a questo punto l'intesa fra Ansa e Ap potrebbe anche preludere a un'uscita di Ansa dall'Epa: l'European pressphoto agency di cui fanno parte tra gli altri anche la tedesca Dpa, la spagnola Efe e appunto Ansa. «È una possibilità ma per il momento non escludo che per qualche tempo si possa stare in Epa nonostante l'accordo con Ap», spiega al Sole 24 Ore il presidente dell'Ansa, Giulio Anselmi. Bocche cucite invece sull'esborso richiesto all'Ansa, anche se occorre tener presente che difficilmente l'agenzia di via della Dataria potrebbe aver spuntato prezzi inferiori a quelli pagati da Lapresse ad Ap (da un minimo di 2,6 a 3,2 milioni di euro all'anno).
Intanto i conti dell'Ansa di fine 2013 hanno avuto un miglioramento rispetto al rendiconto 2012, con un risultato netto passato da -4,3 milioni di euro a un passivo di 736mila euro ma con un Mol salito dal 5 al 7 per cento, pur con valore della produzione sceso da 86,4 a 83 milioni di euro. «Se non ci saranno sorprese, contiamo di arrivare alla parità di bilancio entro un paio d'anni», replica Anselmi.
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I CONTI DELL'ANSA
-736mila
Risultato netto
Nel 2013 l'Ansa in Italia ha chiuso con una perdita di 736mila euro, a fronte di un rosso di 4,3 milioni di euro nel 2012. Il Mol è stato superiore al 7%, rispetto al 5% dell'anno precedente mentre il valore della produzione si è attestato poco sotto gli 83 milioni di euro, a fronte degli 86,4 milioni di euro del 2012 e dei 95,7 milioni realizzati nel 2011

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