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Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2014 alle ore 06:37.
L'ultima modifica è del 03 settembre 2014 alle ore 06:51.

FRIULI
FUNO DI ARGELATO (BOLOGNA)
Con le credenziali che gli derivano dall'essere il più importante centro di pronto moda del Paese, il Centergross di Funo di Argelato, nel Bolognese, diventa il primo partner in Italia, al di fuori del capoluogo lombardo, di Expo 2015. Sarà infatti il punto di informazione autorizzato e il rivenditore ufficiale dei biglietti dell'esposizione universale. Una partnership con la quale Bologna e l'Emilia Romagna creano un ponte con Milano.
«Il capoluogo emiliano - dice Lucia Gazzotti, presidente del Centergross - ha le caratteristiche ideali per attirare e accogliere turisti e uomini d'affari richiamati dall'esposizione universale e che, al tempo stesso, rappresentano per il nostro territorio e per le nostre aziende una grande occasione di promozione internazionale». L'accordo è solo il primo tassello di un piano di collaborazione nel quale il Centergross e Bologna avranno un ruolo di primo piano.
La città, che fa leva sulla sua posizione strategica, mette a disposizione i suoi oltre 320 alberghi per un totale di più di 25mila posti letto. Il Centergross, a sua volta, si presenta con la forza dei numeri: una superficie di un milione di metri quadrati a pochi chilometri dal centro di Bologna, quasi 700 aziende, 280 brand della moda, 10mila buyers giornalieri, un fatturato annuo di 5 miliardi. Un biglietto da visita che, unito alla forte vocazione fashion (settore di attività del 70% delle aziende presenti) ne ha fatto uno dei principali crocevia in Europa per gli addetti dell'industria della moda.
«L'accordo - dice Piero Galli, direttore generale della divisione Gestione dell'evento di Expo 2015 - ha un grande valore. Bologna e l'Emilia-Romagna giocano un ruolo strategico nel piano di coinvolgimento di cittadini e turisti. La vicinanza geografica con la Lombardia e il buon livello del sistema ricettivo di cui si può godere in tutta la regione sono fattori che chi è interessato a visitare l'esposizione universale tiene in grande considerazione».
Una politica di grandi eventi per annodare più strettamente i fili sarà il passo successivo di un accordo che dovrebbe consentire all'Emilia Romagna di intercettare una quota significativa di visitatori dell'esposizione internazionale, alla quale sono attese 20 milioni di persone, delle quali tra i 6 e gli 8 provenienti dall'estero. Questo grazie non solo al collegamento veloce con il capoluogo lombardo ma anche alla presenza dell'aeroporto internazionale Marconi.
«Il nostro obiettivo - spiega Alessandro Mancini, direttore ticketing & tourism di Expo 2015 - è quello di fare in modo, soprattutto pensando al flusso di arrivi proveniente dall'estero, che l'esposizione diventi la tappa principale di un viaggio alla scoperta delle bellezze artistiche, culturali e agroalimentari del nostro Paese. In questo modo, l'evento potrà davvero presentarsi come motore di traino per il turismo».
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