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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2014 alle ore 06:38.

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LECCE
È in dirittura d'arrivo la firma del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, al decreto di rilascio della Valutazione di impatto ambientale favorevole al gasdotto Tap, l'opera che dall'Azerbaigian, attraversando Grecia, Albania e Mar Adriatico, approderà in Puglia, sulla costa salentina, portando il gas azero.
Venerdì scorso la commissione nazionale Via ha chiuso infatti l'istruttoria – un documento di circa 200 pagine – sull'approdo del gasdotto a San Foca, nella marina di Melendugno (Lecce), e dato il suo ok con una serie di prescrizioni che riguardano la tutela della palude di Cassano, una zona umida localizzata nell'area di Vernole, comune vicino a Melendugno, la salvaguardia dei banchi coralligeni presenti nel tratto interessato al passaggio della condotta sottomarina, la ripiantumazione in un'altra area degli ulivi secolari oggi presenti laddove il progetto prevede che passi la condotta che unisce l'approdo alla cabina di depressurizzazione del gas. Oggi il testo dovrebbe essere sottoposto al ministro, e la firma nei prossimi giorni. Dopo il decreto del ministro, per il gasdotto partirà un'altra fase, quella dell'Autorizzazione unica finalizzata all'avvio dei cantieri. È di competenza del ministero dello Sviluppo economico e si svolgerà con la procedura della conferenza dei servizi.
Proprio mentre il lavoro della commissione nazionale Via era alle battute finali, sull'approdo di Tap è stata rilanciata Brindisi come localizzazione alternativa. La proposta è venuta da alcuni consiglieri comunali di maggioranza, i quali hanno proposto una specie di scambio: impegno di Tap a bonificare una zona industriale dismessa dietro l'installazione dell'opera. Ma la società prima e il ministro Galletti poi hanno lasciato cadere l'ipotesi, specificando che il via libera riguarda San Foca e che cambiare localizzazione significherebbe ricominciare tutto daccapo tra studi di fattibilità, progettazione e relativa valutazione di impatto.
«Tap – spiega l'ad della società, Giampaolo Russo, al Sole 24 Ore – ha più volte manifestato la disponibilità ad un percorso concertativo con le istituzioni e le comunità locali, una disponibilità che non si è purtroppo mai tradotta in una concreta apertura di tavoli di confronto. Oggi - dice Russo -, immaginare di riavviare tutta la procedura di Via per un nuovo approdo (che implicherebbe un percorso temporale di circa un altro anno e mezzo) per una diversa localizzazione, sembra irrealistico. In particolare alla luce delle evidenti tensioni nel quadro geopolitico internazionale». «Il nostro progetto per San Foca - sottolinea l'ad - ha ricevuto il via libera dalla commissione nazionale Via per la sua qualità ambientale che minimizza davvero gli impatti. Ciò non inficia comunque la nostra apertura ad ogni utile suggerimento oltre che, ovviamente, l'impegno al rispetto delle prescrizioni che il decreto Via conterrà». L'ad di Tap si dice quindi fiducioso che, dopo gli ulteriori passaggi, «non ci saranno ritardi e che i cantieri in Italia potranno aprirsi all'inizio del 2016. Il gasdotto nella sua interezza - afferma Russo - dovrà essere pronto per giugno 2019 per diventare operativo l'1 gennaio 2020».
Quaranta miliardi è il valore dell'opera, per la quale Tap ha già lanciato la fase di prequalificazione delle imprese di fornitura. Il gasdotto avrà un percorso complessivo di 800 chilometri e trasporterà 10 miliardi di metri cubi di gas, raddoppiabili. Nel Salento la parte a terra del gasdotto sarà di circa 8 chilometri mentre un microtunnel da 1,5 chilometri passerà sotto la spiaggia di San Foca unendo la condotta in superficie con quella sottomarina. Uno studio di Nomisma Energia stima che nella fase di costruzione Tap contribuirà al Pil pugliese per 80 milioni l'anno creando 150 posti di lavoro all'anno. Inoltre, considerando effetti diretti e indotti, Nomisma Energia prevede che Tap porterà alla Puglia un contributo complessivo di 380 milioni (8 per ciascuno dei 50 anni di fase operativa del gasdotto). Resta intanto fortissima l'opposizione nel Salento in merito all'opera. I sindaci della zona saranno il 13 a Bari, alla Fiera del Levante, per manifestare il loro dissenso al premier Matteo Renzi.
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I NUMERI DI TAP

40 miliardi
Valore dell'opera
Tap ha già lanciato la fase di prequalificazione delle imprese interessate alle forniture
800 km
Lunghezza
Il gasdotto avrà un percorso complessivo di 800 chilometri e trasporterà 10 miliardi di metri cubi di gas, raddoppiabili. Nel Salento la parte on shore del gasdotto sarà di circa 8 chilometri mentre un microtunnel da 1,5 chilometri passerà sotto la spiaggia di San Foca unendo la condotta in superficie con quella sottomarina
80 milioni
Contributo al Pil
Uno studio di Nomisma Energia stima che nella fase di costruzione Tap contribuirà al Pil pugliese per 80 milioni l'anno creando 150 posti di lavoro all'anno. Gli effetti indiretti arrivano a 380 milioni con 220 posti di lavoro

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