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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2014 alle ore 19:44.
Torna il Prix Italia, il grande appuntamento annuale che la Rai organizza per dialogare e anche confrontarsi sul campo della qualità dell'offerta con gli altri operatori della televisione, della radio e del web d'Europa e del mondo, in particolare con i servizi pubblici.
Quella che si terrà dal 20 al 25 settembre a Torino (per la sesta edizione di fila) sarà la 66esima edizione da quel 1948, anno di nascita del Prix Italia. Saranno 230 le opere in concorso; 30 i Paesi dei cinque continenti rappresentati; 50 i player che si confronteranno, 90 gli speaker. Il tema dominante di questa edizione è l'innovazione. «Scelta quanto mai appropriata - ha affermato durante la presentazione la presidente della Rai Anna Maria Tarantola - perché nel Prix Italia è costante, sin dalla sua nascita, la tensione artistico-creativa tra passato e futuro, tra tradizione e rinnovamento, tra qualità dei contenuti e sperimentazione di nuovi linguaggi». Oggi, ha aggiunto la presidente Rai, «nel momento in cui tutte le emittenti di servizio pubblico si stanno trasformando in media company, in un contesto di scarsità di risorse finanziarie, l'innovazione è più che mai necessaria».
E non ingannino i 66 anni, perché il Prix é «sintomo di vitalità e utilità», ha detto ancora la presidente Rai. Rilevando che l'azienda continua a credere, «anche se con difficoltà economiche», all'importanza di questo premio «perché la ricerca della qualità nella programmazione tv, radio e web é nel cuore di tutte le tv europee». C'é continuità perché é un concorso e perché appunto Torino resta la sede ospitante. Tarantola ha parlato di «bella atmosfera, di Torino diventata un grande laboratorio, c'é voglia di crescere, fare, condividere pensieri da cui tante volte nascono innovazioni».
«Negli stessi giorni del Prix Italia - ha aggiunto il sindaco di Torino Piero Fassino - avremo la Settimana della cultura e la manifestazione Spiritualità, in più inaugureremo una grande mostra sulla Pop Art, quindi si arricchirà ulteriormente l'offerta di eventi in città, che si fa sempre più fabbrica della cultura, senza lasciare il suo profilo industriale»
Tra gli eventi in programma l'inaugurazione della mostra itinerante "La Rai racconta l'Italia", che fa l'ultima tappa nel capoluogo piemontese per celebrare i 90 anni della radio ed i 60 della tv, aprendo una sezione speciale dedicata ai 66 anni del Prix Italia, che da anni gode dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e che quest'anno cade nel semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea. E parlando di Europa apre sabato 20 settembre il Prix Italia. Questi i temi trattati gli altri giorni: domenica 21 spazio alle nuove sfide per i media del servizio pubblico (e la sera ; lunedì 22 di scena sono i linguaggi innovativi; martedì 23 si parla di creatività radiotelevisiva che incontra la tecnologia; mercoledì 24 focus sul web; giovedì 25 sguardo al futuro; venerdì 26 parola ai capolavori artistici.
Nel programma di eventi, anche l'inaugurazione dell'Osservatorio nazionale dei nuovi media del Prix Italia. "Uccidi il convegno, esalta il laboratorio - è l'imprinting del nuovo segretario generale Paolo Morawski-. Tutta la settimana del Prix Italia quest'anno è costruita come un programma radiofonico. Workshop condensati. Interventi brevi di 15 minuti. Ogni workshop è costruito in modo che si veda e si senta qualcosa. La filosofia del Prix Italia è essere utili e lasciare in tutti i partecipanti almeno tre idee nuove da portare a casa».
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