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Questo articolo è stato pubblicato il 12 settembre 2014 alle ore 06:38.

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PECHINO. Dal nostro corrispondente
Da adesso in poi, si cambia. L'Italia è un partner commerciale fondamentale per il mercato cinese dell'arredamento: nei primi sei mesi del 2014 con una quota del 15% ha superato la Germania, ferma al 13 per cento. A dirlo sono le statistiche cinesi, confortate dal Centro Studi Federlegno Arredo Eventi su base Istat: nel periodo gennaio-aprile 2014 le esportazioni in Cina delle imprese italiane di arredamento hanno registrato un incremento del 25%. Numero che dicono in maniera univoca che la Cina è il mercato del futuro per Federlegno Arredo. Che sancisce, tra Shanghai e Pechino, in questi giorni, l'alleanza sul mercato cinese con Bologna Fiere di Duccio Campagnoli.
La sintesi è il progetto Club Made in Italy che servirà a favorire l'ingresso della filiera italiana del legno-arredo. L'accordo con Bologna, già siglato a maggio, comporterà la nascita di una joint venture di diritto cinese, una Newco chiamata Idi - Italia casa prestigiosa. La società dovrà realizzare le attività strategiche, a cominciare dalla nascita di un desk cinese fino al lancio della Fiera del mobile italiano in Cina a fine 2016.
Un vero e proprio cambio di marcia. Roberto Snaidero, presidente di Federlegno Arredo, che sarà a Pechino anche nella delegazione del viceministro Carlo Calenda in arrivo per la Commissione mista Italia-Cina, ne parla come di un grande progetto, «un'occasione straordinaria per consolidare le relazioni commerciali tra i nostri Paesi perché siamo onorati della stima e dell'attenzione che il nostro lifestyle e l'arredo italiano godono in Cina. Con questa missione gettiamo le basi per una presenza più significativa delle nostre imprese, consapevoli della grande responsabilità che abbiamo, ovvero quella di garantire e farci promotori insieme al nostro partner Bologna Fiere di prodotti e soluzioni di arredo di qualità, sicure e originali».
In Cina si svolgerà un Forum dedicato al mobile italiano, saranno presenti 19 aziende di livello, da Maggi a Cairo, da Gallo a Savio Firmino, a Fantoni, Scavolini, Aran e Calligaris. Avranno l'opportunità di avere incontri B2B con architetti e contractor qualificati, dando l'avvio al Club Made in Italy, un percorso di sostegno e affiancamento sul campo pensato da Federlegno Arredo Eventi e Bologna Fiere per le imprese del settore che d'ora in avanti avranno la possibilità di usufruire di servizi mirati, quali un data base di contatti profilati e selezionati dei più importanti operatori cinesi, che nel tempo si alimenterà grazie alle iniziative che verranno realizzate; un programma di roadshow e missioni B2B, B2C e B2S, operazioni di marketing e comunicazione in Cina e attività di incoming in Italia, con la prospettiva di avviare a fine 2016 a Shanghai una Fiera del mobile italiano. Il primo passo è aprire il desk. Dice Giovanni De Ponti, direttore generale di Federlegno: «Siamo qui per restarci e per favorire lo sviluppo di buoni affari. Porteremo il meglio della nostra produzione italiana e al tempo stesso favoriremo l'incoming degli operatori cinesi in Italia per i nostri eventi fieristici, Salone del Mobile e MADE Expo, oltre che per l'Expo Milano 2015, per il quale realizzeremo iniziative congiunte con i partner cinesi infatti durante la visita di Renzi abbiamo stipulato accordi con Vanke, colosso del real estate presente all'Expo con un suo padiglione e con la rete dei grandi distributori cinesi. Con loro si possono sviluppare progetti contract per creare contatti qualificati della distribuzionee per incrementare l'importazione di arredamento italiano in Cina».
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