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Questo articolo è stato pubblicato il 13 settembre 2014 alle ore 15:55.

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Il primo round del match si è finalmente chiuso. Ben oltre i termini – fin troppo ottimistici – fissati al momento dell'annuncio, ma quello che conta è il risultato: ieri sera al ministero dello Sviluppo Economico Finmeccanica e King Long Italia, costola tricolore della multinazionale cinese dell'industria del trasporto su gomma, hanno sottoscritto l'accordo preliminare per la costituzione della newco Industria Italiana Autobus, soggetto che per adesso ingloba le sole King Long Italia e BredaMenarinibus.

Passaggio successivo sarà la definizione di un'intesa con Cnh Industrial per l'allargamento del progetto - o attraverso fitto di ramo d'azienda, o tramite una vera e propria cessione – a Iveco Irisbus, le cui attività sono ferme dal luglio 2011. L'auspicio del viceministro Claudio De Vincenti, regista dell'operazione, è arrivarci entro il 30 settembre, considerando che la cassa integrazione in deroga per i 298 lavoratori dello stabilimento di Vale Ufita (Avellino) scade il 15 ottobre e dopo quella data aleggia minaccioso lo spettro di una procedura di mobilità per ora in stand by. Lo scoglio maggiore però sembra superato e tutto lascia pensare che entro la fine del 2014 si arriverà alla costituzione del polo nazionale degli autobus strutturato su Emilia Romagna e Campania. Ha pesato sui ritardi il cambio al timone di Finmeccanica, con la poltrona di ad che è passata da Alessandro Pansa a Mauro Moretti, circostanza che, secondo indiscrezioni, all'interno della trattativa si è tradotta in una rinegoziazione dei termini con cui BredaMenarini veniva ceduta. Non cambiano però struttura e dimensioni del progetto: Industria Italiana Autobus sarà partecipata all'80% da King Long Italia e al 20% da Finmeccanica che resterà nel pacchetto azionario per almeno tre anni. King Long Automotive, casa madre cinese, a quanto risulta al Sole 24 Ore è intervenuta direttamente per assicurare manforte alla sua costola italiana in termini politici e finanziari, affinché l'operazione andasse in porto. Industria Italiana Autobus, azienda che nasce con una dote di 16,7 milioni tra capitale sociale e riserve, nonché una patrimonializzazione del valore di 38 milioni, avrà il proprio quartier generale a Bologna, presso la sede di BredaMenarini, dove operano 197 persone: qui resteranno le attività di progettazione.

Quanto alla produzione, dall'impianto emiliano usciranno autobus urbani per tutti i segmenti di mercato, dagli otto ai 18 metri. A Valle Ufita l'attività core dovrebbe essere quella del revamping, per la quale King Long può già contare su commesse dalla regione Campania per 15 milioni. Si punterà poi alla produzione di un autobus a trazione anteriore e quindi, a partire dal 2016, su quella di un nuovo veicolo turistico da 6,8 metri, il «Flumeri». Per De Vincenti «si tratta di una scelta di politica industriale molto qualificante. Quello cui si è arrivati è il risultato di un lungo lavoro che il governo ha tenacemente portato avanti per dotare il Paese di una vera e propria azienda del trasporto pubblico su gomma». L'ad di King Long Italia Stefano Del Rosso dichiara: «Adesso dobbiamo proseguire a tutta forza con secondo step del progetto, riguardante le sorti del sito di Valle Ufita». Secondo Mario Melchionna di Cisl Irpinia Sannio «la capacità di saper pazientemente trattare e tessere una rete sinergica tra forze sociali, istituzioni e politica ha dato i risultati sperati». Per il segretario di Uilm Bologna Luigi Zanini «la speranza è arrivare entro la fine dell'anno alla costituzione di un soggetto imprenditoriale che possa dire la propria con autorevolezza sul mercato di riferimento».

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