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Questo articolo è stato pubblicato il 17 settembre 2014 alle ore 18:37.

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Il premier Matteo Renzi, che questa mattina è stato in visita agli stabilimenti di L'Oreal a Settimo Torinese e che fino a ieri era annunciato al cantiere della Torino-Lione, alla fine, oggi, in Valsusa non è andato. Deludendo le aspettative delle istituzioni del territorio e quelle del Movimento no-Tav, che si era dato appuntamento alle reti dello scavo di Chiomonte. Il presidente del consiglio ha però promesso una prossima visita ai cantieri della Tav. Tuttavia, a dare un segnale della volontà del Governo di proseguire sulla strada dell'infrastruttura (dopo che il progetto è stato stornato dall'elenco delle opere inserite nello Sblocca Italia), ci ha pensato da Milano il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. Che ha parlato del tema a Milano, a margine del vertice informale dei ministri dei Trasporti dell'Unione europea.

«La linea ad alta velocità fra Italia e Francia – ha spiegato il responsabile del dicastero - è una priorità assoluta per i due Paesi. Stiamo facendo i nostri passi per andare avanti nella realizzazione a dispetto di chi contesta e lavoreremo per arrivare ad ottenere il maggior finanziamento possibile». La scorsa settimana la Commissione Europea, così come previsto, ha infatti lanciato l'invito che mette sul tavolo oltre 26 miliardi per il co-finanziamento delle reti di trasporto nel periodo budgettario 2014-2020. La scadenza, per presentare i progetti, è il 26 febbraio 2015. Il dossier è già da tempo all'esame di Italia e Francia: per rispondere al bando con la Torino-Lione è necessario compiere una serie di passaggi, fra cui la nomina della nuova società che sarà promotrice dell'opera. «La quantificazione dei costi è fatta – ha spiegato, ancora, Lupi, che ieri proprio sul tema del Tav ha condotto un incontro bilaterale con il nuovo responsabile dei trasporti d'oltralpe, Alain Vidalies. – Il budget dovrà essere ulteriormente verificato nei suoi dettagli, ma la richiesta di cofinanziamento europeo resterà tale e quale a quanto si è sempre annunciato, fino al 40% per la parte comune».

Per ciò che riguarda, invece, l'impegno del premier a far visita alle maestranze impegnate a scavare il cunicolo esplorativo della galleria di base in Valsusa, è stato lo stesso Renzi a rispondere ai giornalisti e a ribadire che l'impegno non è cancellato, ma è solo rimandato per ragioni di agenda. «Andrò in Valsusa – ha spiegato il presidente del Consiglio - anche se non oggi». L'invito al premier a visitare il cantiere della Torino-Lione, come segno forte della volontà del Governo di andare avanti, era arrivato a luglio dal presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, quest'oggi presente in L'Oreal che, a sua volta, ha commentato: «Confido che Renzi andrà a Chiomonte. Ci sono comunque dodici anni di tempo per visitare i lavori e magari sarà possibile vedere gli operai al lavoro anche in fasi più avanzate rispetto all'oggi».

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