Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 20 settembre 2014 alle ore 08:14.

My24


FIRENZE
Dopo la paura, arriva la conta dei danni. Che sono milionari, perché il nubifragio-grandinata che si è riversato ieri mattina su Firenze e su buona parte della Toscana, da Prato e Pistoia fino a Pisa, Lucca e la Versilia, è di quelli che fa interrogare sul clima impazzito e sui pericoli non previsti. Bombe d'acqua e di grandine (Firenze è stata praticamente imbiancata), fulminazioni, vento e trombe d'aria hanno portato disagi e feriti: una sessantina le persone finite all'ospedale per contusioni e traumi a Firenze e Empoli, tra cui cinque adulti (due sono maestre) rimasti feriti dal crollo di tegole alla scuola elementare di Lazzeretto, nel comune di Cerreto Guidi.
La lista dei disagi comprende scuole evacuate, strade chiuse, alberi caduti, operazioni chirurgiche sospese (all'ospedale fiorentino Santa Maria Nuova), capannoni allagati, linee elettriche interrotte (Enel ha allestito task force locali), negozi inagibili, dehors crollati, musei e case allagate, al punto che il sindaco di Firenze, Dario Nardella, all'ora di pranzo ha consigliato: «Se possibile evitate di uscire all'aperto e limitate al massimo l'uso di veicoli». Il maltempo ha colpito anche il patrimonio artistico-culturale: l'acqua è entrata nella Galleria degli Uffizi, che è stata chiusa per qualche ora, senza però danneggiare le opere d'arte; chiusi anche Palazzo Pitti, dove sono andati in frantumi alcuni vetri delle finestre della facciata, e i musei di San Marco e di Palazzo Davanzati. Acqua nel salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, nella Sagrestia vecchia della Basilica di San Lorenzo progettata dal Brunelleschi, caduta di alberi all'Orto botanico. Allagata anche la Biblioteca Nazionale, e investito dal vento il Giardino di Boboli, dove sono caduti un cedro del Libano e un ippocastano: per questo il famoso giardino mediceo rimarrà chiuso per l'intero fine settimana. «I danni al patrimonio arboreo, alle strutture e alle opere d'arte sotto tuttora oggetto di verifiche», ha sottolineato la soprintendenza al Polo museale fiorentino annunciando il rimborso del biglietto o la possibilità di ripetere la visita dei musei che sono stati chiusi per maltempo sia oggi che domani.
Ha già fatto una prima stima invece Confagricoltura Toscana, secondo cui oltre 200mila quintali di uva sono andati perduti, per un danno superiore a 20 milioni di euro. Ma i danni non riguardano solo i vigneti: ci sono quelli strutturali ai filari, le piante divelte soprattutto nella zona del Montalbano, i danni ingenti alle piante di olivo. Spariti ettari di ortaggi in Versilia, segnala Coldiretti Toscana insieme con capannoni scoperchiati a Cerreto Guidi. La stima dell'associazione agricola, dall'inizio dell'anno, è di 200 milioni di danni alle produzioni agricole toscane per colpa dell'andamento climatico pazzo. La grandine di ieri, in particolare, ha lasciato il segno: "mitragliato" tetti, muretti, spaccato vetri e "linciato" il verde.
La domanda che rimbalza è se tutto questo poteva essere previsto. Il sindaco Nardella, pur assicurando che «la macchina dell'emergenza ha funzionato», ha sottolineato di non essere stato informato di un evento così rilevante («A Firenze non si era mai vista una grandinata di questa intensità», ha detto), visto che il bollettino della Regione Toscana parlava solo di forti precipitazioni. Il consorzio regionale Lamma per ieri aveva previsto «rovesci e temporali sparsi, localmente di forte intensità». Sono arrivati chicchi di grandine grossi come limoni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi