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Questo articolo è stato pubblicato il 20 settembre 2014 alle ore 08:14.

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Sono stati necessari più di nove mesi perché la Società Autostrade e Toto Costruzioni trovassero un accordo nel contenzioso iniziato a fine 2013 sulla Variante di valico della A1, tra Bologna e Firenze. In queste ore gli studi legali dei due contendenti stanno scrivendo il contratto che prevede un aggravio di costi a carico di Autostrade che potrebbe avvicinarsi a cento milioni di euro. La cifra definitiva, tuttavia, si conoscerà solo dopo la firma. La diatriba che ha impegnato per mesi il gruppo Autostrade e Toto riguarda il tratto La Quercia - Badia Nuova e in particolare il lotto 6-7 in cui si trova la galleria Sparvo: 2,5 km di scavo a doppia canna, completi di rivestimento già nell'autunno scorso. Il 21 novembre 2013 - come spiega un rapporto del commissario Mauro Coletta depositato in Parlamento - «si è evidenziato il distacco del calcestruzzo del copriferro di un concio». In parole semplici ma meno precise, sotto la spinta di un movimento franoso la volta ha ceduto, sbriciolandosi per qualche metro e «con una profondità di 15-20 centimetri». Anche l'armatura in ferro si è deformata.
Scattati i controlli su tutta la galleria, è venuto fuori che la frana («fenomeno di versante e tettonico») riguarda 370 metri della canna Nord e 140 di quella Sud. Toto avrebbe voluto rifare la galleria modificando il percorso ma Autostrade ha preferito rafforzare quella già completata, garantendo comunque «condizioni di sicurezza per la circolazione» e mantenendo inalterati il valore dell'autostrada, la vita utile della galleria e il rispetto delle norme sulle dimensioni della carreggiata. La galleria dunque sarà "blindata" con un "guscio" in acciaio speciale e calcestruzzo, di spessore variabile da 35 a 115 centimetri, «atto ad assorbire per intero» le tensioni attuali e «l'evoluzione prevista delle sollecitazioni», come assicura il commissario straordinario. Il costo «rimane a totale carico» di Autostrade e «non potrà generare né aumenti tariffari né remunerazione del capitale investito». Dunque l'aumento dei costi non potrà essere scaricato sui pedaggi. Secondo quanto affermato in Parlamento dal commissario, la richiesta (petitum) di Toto è di 550 milioni, ma in genere ci si accorda su percentuali del 15-20%. I lavori per rinforzare la galleria Sparvo non dovrebbero provocare ulteriori ritardi alla Variante di valico, il cui primo progetto risale al 1992, mentre imperversava Tangentopoli.
L'apertura completa al traffico della più importante opera autostradale in costruzione in Europa è prevista per settembre 2015, otto anni più tardi rispetto agli impegni del 2002 (Legge Obiettivo) che davano il 2007 come data di fine lavori. Gli ultimi intoppi sono stati i danni provocati ad alcuni centri abitati durante la perforazione della galleria Val di Sambro-Ripoli (2011) e soprattutto la questione delle rocce da scavo sul versante toscano della galleria base. Oggi i lavori sono bloccati dalla Procura di Firenze. Il nodo è la classificazione del materiale da scavo come "sottoprodotto", quindi riutilizzabile in altri cantieri, o come "rifiuto speciale" da smaltire in modo adeguato. Potrebbe risolversi con un emendamento allo Sblocca-Italia.

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