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Questo articolo è stato pubblicato il 22 settembre 2014 alle ore 20:06.

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Forlì – Dopo il fallimento il rilancio: l'aeroporto Ridolfi di Forlì entro la fine dell'anno sarà di nuovo operativo. Il Consiglio di amministrazione dell'Enac ha dato il via libera alla concessione provvisoria dello scalo alla cordata italo-americana guidata da Sovereign Group, dell'imprenditore statunitense Robert Halcombe. Un passaggio formale, dopo il parere positivo della commissione giudicatrice dell'ente, necessario a consentire l'espletamento degli adempimenti burocratici e amministrativi. Tutto dovrà essere completato entro trenta giorni, scadenza entro la quale l'associazione temporanea di imprese guidata da Halcombe dovrà costituite la nuova Spa Aviacom.

Della società faranno parte, con il 5%, il gruppo pugliese Lotras, che opera nel settore della logistica e dei trasporti, e, con il 3%, la Siem, azienda anconetana specializzata nell'impiantistica per aeroporti. La nuova società avrà un capitale sociale di poco più di tre milioni e uno statuto, adeguato alla gestione di un aeroporto, che dovrà essere approvato da un notaio. Solo a quel punto scatterà la concessione trentennale. Il nuovo gestore avrà altri tre mesi di tempo per riqualificare lo scalo e assicurare la piena operatività, con un piano industriale di rilancio. Un passaggio fondamentale, quest'ultimo, per superare l'esame ispettivo di Enac e ottenere il rilascio della certificazione di aeroporto. Il traguardo potrà essere raggiunto solo con gli interventi di riqualificazione previsti dal bando di gara e con la riassunzione e la formazione dei 48 dipendenti in cassa integrazione di Seaf, il precedente gestore, schiacciato dal peso di dodici milioni di debiti.

Una voragine per il Comune di Forlì, azionista di riferimento di Seaf con il 49% delle quote, e per la Regione Emilia Romagna, che deteneva un'altra quota del 25%. L'offerta della cordata italo-americana era l'unica sul tavolo della commissione Enac. E lo stesso Halcombe è in corsa anche per l'aeroporto Federico Fellini di Rimini (quattro, in questo caso, le offerte che dovranno essere vagliate), a sua volta naufragato, dopo il fallimento della società di gestione Aeradria, e attualmente in esercizio provvisorio fino al 31 ottobre. La riapertura del Ridolfi potrebbe anche riportare in auge il vecchio sogno della Regione Emilia Romagna: una integrazione tra gli scali romagnoli e l'aeroporto Marconi di Bologna.

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