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Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2014 alle ore 08:18.

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MILANO - Alleanza di ferro tra Conad e Finiper: la catena commerciale di Marco Brunelli entra nella supercentrale Conad e, quando l'iter sarà concluso, potrà contare su acquisti aggregati superiore ai 14 miliardi. Dopo la cessione della rete Billa (a Carrefour e Conad stessa) e il divorzio da Leclerc, il consorzio dei dettaglianti aveva le mani libere; mentre Finiper, sciolta la centrale acquisti con le catene Sisa e Coralis lo scorso 30 giugno, ha potuto puntare sulla maxi aggregazione che corrisponde al 14,1% del mercato, sotto la soglia del 15% imposta dall'Antitrust.

L'alleanza quinquennale tra Conad e il gruppo Finiper (che conta sulle insegne Iper e dei supermercati Unes e U2) avrà una durata quinquennale a partire dal 2015, rinnovabile automaticamente per ulteriori cinque anni: l'obiettivo è di collaborare nei prodotti non-food, nei servizi e negli assortimenti con particolare attenzione agli ipermercati. L'asse tra i due gruppi italiani verterà dallo sviluppo della logistica ai nuovi prodotti, fino ai settori a più alto tasso di innovazione (gastronomia, pescheria, affettati) e a strategie di marchio coordinate. Ma la collaborazione si svilupperà soprattutto nella negoziazione in comune degli acquisti.
«Per Finiper questo accordo rappresenta un punto di partenza per rafforzarsi - spiega Brunelli, presidente di Finiper -. La partnership con Conad ci permetterà di confrontare le rispettive prerogative, puntando all'eccellenza». I due gruppi Conad e Finiper, commenta Francesco Pugliese, ad di Conad, «hanno risorse e capacità adeguate per poter cogliere le opportunità offerte dalla crisi proponendo convenienza e servizi sempre più vicini alle esigenze dei cittadini».

Per Mario Gasbarrino, ad di Unes, «l'accordo con Conad per ora contiene delle linee guida, ma siamo certi di aver fatto una scelta strategica. Si tratta di due aziende italiane, che decidono nel nostro Paese e che sono complementari: operano entrambe negli iper, nei super e nelle superette ma in zone geografiche diverse». Inoltre possono sfruttare i rispettivi punti di forza: per Conad il prodotto a marchio (vale 2,4 miliardi) e una presenza in tutte le province italiane e all'estero attraverso i partner di Core; per Finiper l'ampio settore del non-food rappresentato dagli ipermercati e dai punti di vendita U2.
Grazie all'alleanza, Unes potrà «esportare la nuova formula di U2 su tutto il territorio nazionale» aggiunge Gasbarrino. Il top manager ha spinto la catena di negozi U2 (non ci sono volantini promozionali nè raccolte punti e tessere fedeltà in cambio di prezzi più bassi) da 500 milioni di ricavi a 888 e con un Ebit passato da 2 a 22 milioni.
Conad, organizzata con imprenditori indipendenti riuniti in cooperativa, nel 2013 ha realizzato un giro d'affari di 11,6 miliardi (+5,9% sul 2012) raggiungendo una quota di mercato dell'11,4%. La forza di Conad sta anche negli 8 Cedi, proprietari di punti vendita e immobili. La Finiper di Brunelli l'anno scorso ha fatturato oltre 2,5 miliardi con una quota di mercato del 2,8%. Brunelli nel 2010 divorziò da Carrefour riacquistando quasi tutta la quota del 20% in mano ai francesi e nel marzo del 2013 cercò di passarla al Fondo strategico italiano, ma la cosa è poi sfumata. Oggi l'alleanza con Conad.

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