Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2014 alle ore 06:38.

My24


GENOVA
Il prolungarsi dei tempi decisionali riguardo al passaggio delle grandi navi davanti San Marco, sta provocando nel 2014, con stime negative anche per il 2015, un significativo calo del traffico passeggeri nel porto di Venezia. Traffico che, invece, era sempre stato in salita, dal 2005 al 2013, con una crescita media dei passeggeri dell'11%, e ha fatto della città il maggior centro crocieristico dell'Adriatico. A spiegare la situazione è Roberto Perocchio, ad di Vtp (Venezia terminal passeggeri), che gestisce lo scalo crocieristico della città lagunare. La società è controllata al 53% da Apvs (compagine composta da Autorità portuale e la finanziaria regionale Veneto Sviluppo) e partecipata da Finpax (srl che raggruppa imprenditori veneti) e Cciaa. «Dopo la crescita degli anni scorsi - afferma Perocchio - ora la musica sta cambiando. Nel 2013 avevamo avuto 1,82 milioni di passeggeri. A fine 2014 saranno scesi a 1,74 milioni, con un calo del 4%. E tutto questo avviene non per lo scarso gradimento delle compagnie nei confronti del porto ma per la situazione creatasi intorno al traffico delle grandi navi in laguna».
In effetti, dopo le polemiche sul passaggio dei colossi delle crociere davanti San Marco (aumentate dopo il naufragio di Costa Concordia), il governo si è orientato verso una limitazione del traffico crocieristico nel cuore di Venezia. Dal 2015, inoltre, sarà consentito il passaggio nel canale della Giudecca solo di navi fino a 96mila tonnellate di stazza. Le compagnie, nel frattempo, hanno deciso autonomamente di aderire a questa limitazione già dal 2014, in attesa di sapere se sarà portato a compimento il progetto di scavare un canale di quattro chilometri (il Contorta-Sant'Angelo) per creare un nuovo passaggio per le navi passeggeri, meno invasivo di quello attuale.
«Mentre si attende, però - sottolinea Perocchio - il traffico continua a diminuire. Le nostre stime sul 2015 vedono cadere a 1,57 milioni il numero dei passeggeri in movimento, con una diminuzione del 10% sul 2014». Intanto anche gli altri scali adriatici appoggiano la realizzazione del nuovo canale. «Trieste, Ravenna, Zara, Bari e Ancona - aggiunge Perocchio - sono sinergici con Venezia e sono convinti che, senza la capacità attrattiva della città, tutto l'Adriatico perderebbe traffico. Basti pensare che, grazie al traino di Venezia, Ravenna, con la costruzione del nuovo terminal crocieristico, è passata da 10mila a 100mila crocieristi. Ma anche il porto di Bari è arrivato a 80mila crocieristi l'anno grazie alla sua posizione di scalo d'appoggio alle crociere che partono dalla città lagunare e poi proseguono verso il Mediterraneo orientale. Il calo del traffico veneziano, dunque, sarà un danno per i porti adriatici. E tutto questo è un peccato, considerando anche che, dei crocieristi internazionali che si imbarcano a Venezia per visitare l'Est del Mediterraneo, il 6% (dato del 2013, ndr) è asiatico e rappresenta l'avanguardia di un flusso molto promettente per il futuro. Inoltre, a Venezia abbiamo messo a punto un sistema di banchine all'avanguardia, con la recente inaugurazione, in aprile, di un terminal passeggeri da 14mila metri quadrati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I NUMERI
96mila
Tonnellate di stazza lorda
Dopo le polemiche sul passaggio dei colossi delle crociere davanti San Marco (salite di tono dopo il naufragio della Costa Concordia) il governo si è orientato verso una limitazione del traffico crocieristico nel cuore di Venezia; dal 2015 sarà consentito il passaggio nel canale della Giudecca solo di navi fino a 96mila tonnellate di stazza lorda
-10%
Il calo del traffico nel 2015
Le stime 2015 vedono cadere a 1,57 milioni in numeri di passeggeri in movimento nel terminal di Venezia

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi