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Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2014 alle ore 18:00.

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Start up e potenziali investitori s'incontrano oggi, venerdì 26 settembre, alla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa nel terzo Forum d'investimento organizzato da Samba (Sant'Anna Milky business angels), associazione costituita da ex allievi del prestigioso istituto universitario pisano, specializzato nelle scienze applicate, con l'obiettivo di promuovere la cultura dell'innovazione e aiutare i giovani imprenditori a finanziarsi attraverso il capitale di rischio.

Per questo Samba ha organizzato un percorso d'incubazione di dieci start-up selezionate (provenienti da varie regioni d'Italia e attive nei settori agroalimentare, design, hi-tech e turismo) durato sei mesi, per farle crescere e prepararle al primo incontro con i “business angels”, tra cui molti ex allievi della Scuola Sant'Anna. “L'incubatore d'impresa Samba – spiega il presidente Marco Bendinelli – ha caratteristiche originali perché è fondato sul network degli ex allievi della Scuola Sant'Anna, oltre duemila persone per il 50% impegnate con successo in imprese in Italia e all'estero. La differenza consiste nel valore di ‘restituzione' che spinge i meno giovani a rendersi utili per i più giovani, per condividere parte dei vantaggi ricevuti da una formazione d'eccellenza”. E' così che diversi ex allievi della Scuola Sant'Anna hanno manifestato interesse a investire parte dei loro risparmi in start-up promettenti. Nel 2013 si sono iscritti al club Samba 76 potenziali investitori, e nei mesi scorsi 19 di loro hanno investito 200mila euro nella start-up milanese Slow Wood attiva nei mobili e complementi d'arredo in legni pregiati. Quest'anno l'associazione si aspetta di fare ancora meglio, “visto la qualità delle imprese che abbiamo accelerato”.

Quelle che interessano a Samba – associazione che nel giugno scorso ha ricevuto il premio “Club investing of the year” dall'Italian Business angels network (Iban) – devono avere alla base un'idea originale: “Samba è disegnata a pennello per quei giovani laureati – spiega il vicepresidente Ugo Faraguna - che hanno un'idea d'impresa ma non hanno i soldi sufficienti per realizzarla. Se l'idea è originale e ha un potenziale di successo, gli esperti ‘santannini' possono accompagnarla nella crescita e anche finanziarla. Tra le nostre caratteristiche c'è ‘l'investimento collaborativo', cioè la conoscenza diretta tra investitori e imprenditori prima dell'investimento, basato sull'etica, l'empatia e gli apporti di capitale umano”.

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