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Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2014 alle ore 10:52.
L'ultima modifica è del 26 settembre 2014 alle ore 10:54.

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Sempre più aziende – manager ma anche tecnici in partenza per Pechino e Shangai – a scuola di lingua e cultura cinese. Ma anche bambini delle scuole elementari tra cui crescono le iscrizioni ai corsi per imparare a familiarizzare col cinese orale.
La Fondazione Italia-Cina ha presentato ieri il programma della Scuola di Formazione Permanente, nata nel 2009 per preparare professionisti, aziende e studenti in grado di interpretare la natura complessa delle relazioni con il mondo cinese. I corsi inizieranno lunedì 13 ottobre.

Cresce, in particolare, l'offerta formativa e consulenziale per le aziende. Corsi di lingua ma anche di usi e costumi, galateo, sviluppo e gestione delle relazioni di business. Così come i corsi, dai bambini delle scuole elementari alle superiori, sia in sede che nei plessi scolastici .

«Una delle novità di questo nuovo anno – ha dichiarato Cesare Romiti, Presidente della Fondazione Italia-Cina – sarà il carattere bilaterale dell'offerta formativa. Dopo i primi 5 anni concentrati soprattutto sui corsi di cinese per italiani, abbiamo aperto alla formazione di lingua italiana per i ragazzi cinesi».

Nel 2013/14 sono stati 511 gli studenti impegnati in più di 100 corsi, 311 studenti in sede (erano 172 nel 2012-2013) di cui 221 studenti internazionali, 91 studenti cinesi con i programmi “Marco Polo” e “Turandot”, 200 studenti fuori sede in 8 scuole primarie e secondarie (Milano, Torino, Como, Alessandria), 55 corsi attivati in sede, oltre a 35 percorsi di consulenza e formazione in house per circa 550 professionisti.

«La Scuola di Formazione – ha aggiunto Francesco Boggio Ferraris, responsabile della Scuola – facendosi interprete del cambiamento nei rapporti tra Italia e Cina, sta portando avanti alcuni grandi progetti in ambito di ricezione dei turisti cinesi, anche in vista di Expo 2015. Primo fra tutti Chinese Friendly Airport di Sea presso l'aeroporto di Malpensa: il progetto ha lo scopo di trasformare l'incremento dei flussi di passeggeri cinesi in un'importante opportunità di business, attraverso la segnaletica aeroportuale in lingua cinese, una versione in cinese delle app degli aeroporti e formazione di shopping helper presso lo scalo. Anche con Adr-Aeroporti di Roma stiamo lavorando nella stessa direzione».

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