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Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2014 alle ore 06:37.
L'ultima modifica è del 09 ottobre 2014 alle ore 10:11.

«Si è rivelato uno strumento straordinario. Siamo grati al governo per averci creduto e proprio per questo chiediamo che sia esteso anche al 2015». La proroga del bonus mobili (o meglio: del bouns sulle ristrutturazioni a cui quello sugli arredi è collegato) nella legge di Stabilità sembra ormai cosa fatta, ma Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo, preferisce essere prudente (e scaramantico): «Finché non lo vedo nero su bianco non ci credo – dice – e quindi abbiamo voluto consegnare questi numeri sugli effetti del bonus anche al premier Matteo Renzi, per far capire che i vantaggi di questa misura sono per tutti, anche per lo Stato».

I risultati incoraggianti del bonus consentono di prevedere una ripresa per il settore?
Purtroppo no. Il settore continua a soffrire di una crisi che viene da lontano e i consumi degli italiani restano asfittici. Il bonus ha consentito però alle nostre aziende di arginare la caduta libera, sul mercato interno, degli ultimi anni. Per questo serve prorogarlo anche il prossimo anno. Ma da solo non basta: occorrono misure aggiuntive, come l'Iva agevolata per l'acquisto di mobili per la prima casa da parte delle giovani coppie.

Non temete che l'«effetto novità» del bonus possa esaurirsi e il suo beneficio ridursi?
No: dai dati che abbiamo sulle intenzioni dei consumatori, l'interesse per questo strumento è ancora elevato e non sembra essersi esaurito. Purtroppo non basta a recuperare le perdite di questi anni.

All'estero va meglio, però...
Certo, anche se pesano le tensioni con la Russia. La prossima settimana saremo con 500 aziende a Mosca per i Saloni WorldWide e cercheremo di affrontare la situazione. Una cosa è certa: non stiamo a guardare e portiamo avanti le nostre battaglie per promuovere il made in Italy, sul fronte interno e all'estero.

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