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Questo articolo è stato pubblicato il 10 ottobre 2014 alle ore 21:22.
L'ultima modifica è del 11 ottobre 2014 alle ore 09:42.

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Torna l'auto a Termini Imerese. Fim e Uilm hanno siglato al Mise il «verbale di incontro» in cui viene condiviso un percorso sul sito industriale siciliano che prevede la cessione del ramo di azienda e il trasferimento di tutti e 760 lavoratori dello stabilimento Fiat e di Magneti Marelli a Grifa, salvo coloro che volessero accedere alla mobilità. Grifa, (Gruppo Italia Fabbrica Automobili) si impegna ad acquisire il ramo d'azienda Fiat per la produzione di auto ibride.

Tra i punti condivisi nell'incontro tenuto al ministero dello Sviluppo economico, tra le aziende, sindacati, le istituzioni locali alla presenza del vice ministro Claudio De Vincenti, vi è la disponibilità della Fiat ad avviare la mobilità volontaria incentivata, i cui termini sono però ancora - ha detto Ficco - da concordare. Grifa e le organizzazioni sindacali sono impegnate a discutere il trattamento economico che dovrà essere riconosciuto ai lavoratori che passeranno da Fiat a Grifa. Le istituzioni hanno mostrato l'intenzione ad adoperarsi affinché possano essere offerte opportunità occupazionali ai lavoratori dell'ex indotto Fiat. «È positivo che Grifa assuma tutti i lavoratori in continuità - è il commento segretario nazionale Uilm Gianluca Ficco - accogliendo le richieste del sindacato». Per Paolo di Giovine, responsabile nazionale Fismic, «sorge finalmente il sole su Termini Imerese. Non sarà licenziato nessun lavoratore e ripartirà la produzione nel
sito siciliano e questo é un ottimo risultato».

«La disponibilità di Grifa è una buona notizia – afferma il sindaco di Termini Imerese, Toto Burrafato -, vuol dire che Termini ritorna all'auto, così come avevano richiesto nelle scorse settimane i sindacati, a rilevare il ramo di azienda da Fiat assumendo in carico 768 addetti in attesa di reimpiego». Per Burrafato «la cessione del ramo di azienda porta in dote al nuovo investitore non solo i lavoratori ma anche la piena disponibilità dello stabilimento di Termini Imerese». La Fiat, per sostenere il processo di reimpiego dei suoi operai, ha dato disponibilità a mettere in campo misure finanziarie straordinarie per quei lavoratori che su base volontaria sono pronti ad imboccare la via del pensionamento.
Positivo anche il commento dell'Ugl: «Dopo 4 anni si prospetta un futuro positivo per i lavoratori di Termini Imerese», dichiara il segretario nazionale dell'Ugl metalmeccanici settore auto, Antonio Spera, al termine dell'incontro al mise sulla reindustrializzazione del sito, spiegando che «sono stati fatti dei passi avanti con un verbale d'incontro, sottoscritto dalle organizzazioni sindacali, fiat, governo, regione siciliana e grifa, che prevede due punti: tutti i lavoratori ex Fiat ed ex Pcma saranno assorbiti da Grifa a partire dal primo gennaio 2015; non ci sarà nessuna mobilità ma i dipendenti saranno assorbiti attraverso la cessione del ramo d'azienda».

Il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, ha specificato come il sindacato «giudichi inoltre importante l'impegno assunto anche dal governo e della regione sicilia che verrà inserito nell'ambito dell'accordo di programma, per dare ulteriori soluzioni occupazionali e industriali anche ai lavoratori delle aziende dell'indotto».
Per la giornata di sabato 11 ottobre sono state indette delle assemblee dei lavoratori. «Sottoporremo i contenuti del verbale a tutti i lavoratori - ribadisce Uliano -. Abbiamo costruito un'importante risultato, unico sul piano della reindustrializzazione, che da finalmente una prospettiva occupazionale ai lavoratori coinvolti».

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