Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 11 ottobre 2014 alle ore 08:14.

My24


TORINO
Nella sala del centro congressi di via Nino Costa, a Torino, ieri, erano seduti in platea i rappresentanti di oltre 130 imprese del territorio. La General electric (Ge), multinazionale americana, presente in Italia dal 1921, si è presentata per la prima volta al tessuto produttivo locale. Per una giornata che ha avuto come obiettivo quello di gettare le basi per future collaborazioni commerciali o per partnership in progetti di ricerca e sviluppo.
L'opportunità è nata lo scorso anno, durante i lavori di Meet@Torino, evento organizzato dalla Camera di commercio e che ha riunito, sotto la Mole, i manager piemontesi di multinazionali attive in tutto il mondo. L'interesse a operare sul territorio del Nordovest per Ge è alto, visto che la multinazionale ha acquisito, il 1° agosto 2013, la divisione aeronautica di Avio e ha inaugurato a Cameri (Novara) uno degli stabilimenti più innovativi al mondo nella produzione di componenti per motori di aerei ed elicotteri civili e militari con tecnologia di stampa in 3D.
Componendo insieme i diversi tasselli e grazie alla collaborazione sempre con la Camera di commercio torinese, si è arrivati all'appuntamento di ieri. Che ha visto al mattino una sessione di presentazione più generale e, nel pomeriggio, quattro tavole rotonde "mirate" con 33 aziende selezionate e aderenti ai Progetti Integrati di Filiera Torino Piemonte Aerospace, ECOmpanies e Piemonte Health and Wellness, gestiti dal Ceipiemonte (il Centro estero della Camera di commercio). «Per qualsiasi grande azienda – ha spiegato Sandro De Poli, presidente e Ceo Italia – poter contare su una rete di partner locali, che conoscono bene il territorio, è un valore fondamentale. In particolare, i settori di nostro interesse sono quello aeronautico, dell'oil&gas, dell'efficienza energetica e il sistema ospedaliero, inteso come processo industriale e di gestione. Lo scambio può avvenire su diversi livelli. Da una parte le pmi piemontesi possono integrare, specie nel settore avio, competenze che a noi servono. Dall'altra, possiamo noi fornire alle imprese locali sottosistemi utili allo sviluppo di tecnologie da commercializzare sul territorio. Inoltre, siamo disponibili a mettere a disposizione del sistema produttivo locale un supporto al finanziamento attraverso la Ge Capital Interbanca».
La multinazionale conta oggi, in Italia, oltre 23 sedi in cui lavorano 11.600 dipendenti in otto divisioni di business. Nel 2013 il fatturato nel Paese ha registrato ricavi per quasi 2 miliardi con un volume di affari di 7,3 miliardi di euro. Ge investe, inoltre, ogni anno nello Stivale 110 milioni di euro in Ricerca & Sviluppo. «Iniziamo con il Piemonte a sondare il terreno – ha proseguito De Poli –. Poi, se la ricetta avrà successo, replicheremo la formula d'incontro in altre regioni». Guido Bolatto, segretario generale della Camera di commercio di Torino, ha aggiunto: «Essere scelti come primo territorio, conferma l'interesse internazionale rivestito dal nostro hub industriale».
Importante anche lo sfrozo annunciato da Ge per la formazione. «Siamo interessati a investire stringendo rapporti con le Università – ha aggiunto il Ceo Italia –. Non solo al Nord, a Torino e Milano, ma anche nel Sud, dove esistono atenei eccellenti, da Catania a Bari e Napoli. Gli ingegneri italiani hanno una preparazione meno specialistica rispetto ai colleghi americani, ma molto più ampia e flessibile al percorso di formazione in azienda. Inoltre, nel settore aviation, è già un fatto che un ingegnere italiano costa in media un dollaro in meno rispetto a un cinese. Ciò significa che la forza lavoro nazionale torna oggi ad essere competitiva e richiesta». Ge è alla continua ricerca di nuove professionalità: sul sito, aggiornato all'oggi, compaiono offerte di lavoro in Italia per una cinquantina di profili tecnici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi