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Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2014 alle ore 20:45.

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La fabbrica Indesit a Fabriano (Ansa)La fabbrica Indesit a Fabriano (Ansa)

A un passo dalla conclusione l'acquisizione di Indesit da parte di Whirlpool. Ieri la Commissione europea ha dato il via libera allo shopping della società americana, oggi Whirlpool ha comunicato che la controllata Whirlpool Italia Holdings ha acquistato una partecipazione pari al 56%del capitale sociale di Indesit Company, che rappresenta il 61,9% dei diritti di voto di Indesit.

Il leader mondiale degli elettrodomestici ha acquistato le azioni grazie a due contratti sottoscritti il 10 luglio scorso con la holding Fineldo e i membri della famiglia Merloni. Ora la partecipazione di Whirlpool in Indesit sale al 60,4% e rappresenta il 66,8% dei diritti di voto. Whirlpool Italia avvierà le iniziative per lanciare un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle residue azioni di Indesit per arrivare al delisting. Il prezzo dell'offerta pubblica di acquisto per azione è pari a 11 euro. L'Opa obbligatoria consisterà in oltre 34,2 milioni di azioni ordinarie, rappresentanti il 30% del capitale sociale di Indesit e il controvalore complessivo massimo dell'Offerta, in caso di adesione totalitaria da parte di tutti i detentori di azioni, sarà pari a 376.690.985 euro.

Il sì della Commissione europea è arrivato dopo il via libera dato dai vari Antitrust, compreso quello italiano. Solo il business ucraino di Indesit, che rappresenta circa il 3% dei ricavi 2013 della società marchigiana, sarà gestito separatamente in attesa dell'autorizzazione che è prevista entro la fine dell'anno.

Sempre oggi sono usciti mestamente di scena gli eredi di quel Vittorio Merloni che aveva guidata la crescita internazionale del gruppo. Fuori dal cda quindi i consiglieri Franca Carloni, Antonella Merloni, Maria Paola Merloni, Aristide Merloni e Andrea Merloni.

Poteva la famiglia Merloni resistere fino alla ripresa del business del Bianco? Loro hanno deciso di no perché l'erosione dei margini industriali aveva accelerato con la crisi (ma la famiglia Fumagalli di Candy resiste) e il fatto di essere sbilanciati troppo sull'Europa costituiva un rischio (ma Indesit opera anche in Russia).

Jeff Fettig, ceo di Whirlpool corporation, ha commentato l'operazione sottolineando che «il mercato degli elettrodomestici in Europa è competitivo e sempre più globale. Questa operazione aumenterà la nostra presenza sul mercato e consentirà una crescita sostenibile in Europa. E con Indesit abbiamo trovato una grande sintonia, in quanto entrambe le società sono complementari e focalizzate nel fornire ai consumatori qualità e innovazione». Gli americani possono davvero contare su una buona complementarietà dei mercati, un po' meno dei prodotti. Ma dovranno anche procedere all'integrazione produttiva tra i poli marchigiano e campano di Indesit e quelli di Whirlpool. Lo scorso 3 dicembre però Indesit e sindacati avevano firmato un accordo in base al quale l'azienda si impegnava per 5 anni a non decidere nessun piano di mobilità unilaterale.

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