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Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2014 alle ore 06:37.

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Sono quasi 2.400, il doppio di quelle colpite dall'esondazione del novembre 2011, le attività commerciali genovesi sconvolte dall'alluvione del 9 e 10 ottobre (la stima è di Confesercenti). Mentre i danni pubblici che, nei giorni scorsi erano stati conteggiati intorno ai 200 milioni, sono saliti ancora in queste ore. Il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, li ha quantificati provvisoriamente spiegando che «supereranno i 300 milioni». Ieri, peraltro, è stata una giornata di preoccupazione per Genova, dato che le previsioni avevano preventivato l'arrivo di un nuovo nubifragio. In realtà il capoluogo ligure è stato colpito solo per brevi momenti da piogge intense, mentre l'entroterra, soprattutto nelle valli Stura e Fontanabuona, è stato ancora flagellato da forti rovesci e, solo nel tardo pomeriggio, la situazione è migliorata. La Protezione civile ligure ha confermato la fine dell'allerta 2 per le aree di Genova e Savona, entro la mezzanotte di ieri.
Ma non solo Genova è al centro dell'attenzione nazionale per le condizioni meteorologiche. Parma è stata colpita dall'esondazione del torrente Baganza: per fortuna non risultano morti o dispersi ma domani proseguirà l'allerta meteo. In piena pure il torrente Parma. Flagellato dal maltempo anche il bolognese: la zona più colpita è stata l'alta Valle del Reno, sull'Appennino, ma anche nel centro di Bologna si sono resi necessari diversi interventi. Non è stato risparmiato dalle avverse condizioni meteorologiche neppure il Piemonte, in particolare l'alessandrino. Oltre ad Alessandria, tra i Comuni più colpiti dal nubifragio ci sono Novi Ligure, Arquata Scrivia, Tortona, Cassano. Grandine e trombe d'aria anche in Veneto, soprattutto nelle province di Belluno, Padova e Rovigo. A Este, nel padovano, sono cadute decine di alberi. Numerose le strade chiuse in tutto il Nord Italia.
Tornando all'area di Genova, la Procura, che sull'alluvione aveva già aperto un fascicolo per omicidio colposo, in seguito alla morte per annegamento di Antonio Campanella, ha aggiunto il reato di disastro colposo. Intanto ieri sono giunti nel capoluogo altri 51 militari del Genio, con 16 mezzi speciali. Il nuovo assetto ha portato a circa 250 uomini e 76 veicoli il contributo dell'esercito per l'alluvione. Inoltre operano sul territorio ligure oltre 250 unità dei Vigili del fuoco, più di 300 delle forze di polizia, oltre 120 della Croce rossa italiana e 700 volontari del sistema regionale.
Ieri l'ufficio di presidenza della Regione ha stabilito che l'assemblea potrà restituire alla giunta oltre un milione di risorse per sostenere gli alluvionati. Mentre il sindaco di Genova, Marco Doria, contestato, nei giorni scorsi, dai cittadini colpiti dal nubifragio, ha scritto al presidente di Anci, Piero Fassino, perché si adoperi a ottenere una deroga al patto di stabilità per i Comuni liguri colpiti dall'alluvione.
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