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Questo articolo è stato pubblicato il 15 ottobre 2014 alle ore 13:45.
L'ultima modifica è del 15 ottobre 2014 alle ore 13:53.

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La frana che ha investito una donna, Lorella Querel, di 73 anni, mentre percorreva la strada di lungomare che da Muggia porta a Lazzaretto a Trieste (Ansa)La frana che ha investito una donna, Lorella Querel, di 73 anni, mentre percorreva la strada di lungomare che da Muggia porta a Lazzaretto a Trieste (Ansa)

Dopo giorni di nubifragi, piogge e cielo livido, Genova si è svegliata oggi con il sole. Ma il maltempo continua a sferzare Nord e centro Italia e ha mietuto una nuova vittima. Si tratta di una donna trovata sepolta da un crollo a Muggia, nel triestino. Una morte che si aggiunge alle due anziane sorelle uccise ieri sera dall'inondazione del torrente Elsa, in Maremma.

Anche nel genovese, peraltro, secondo i meteorologi, la situazione rimane instabile. Arpal e Protezione civile prevedono ancora possibili rovesci o temporali forti sul Levante della Liguria. Si attende, invece, un miglioramento dal Ponente ligure con schiarite anche ampie e nuvolosità irregolare. Previsti addensamenti anche consistenti, nel pomeriggio, sui rilievi.
Oggi alle 16,30, invece, è prevista in Regione, la firma dei decreti che consentono di far partire il secondo lotto dei lavori per il rifacimento della copertura del torrente Bisagno. Il governatore Claudio Burlando, in qualità di Commissario straordinario per l'attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, siglerà i documenti che consentiranno di far partire, in tempi brevi, i lavori, nonostante sull'opera penda il ricorso di una decina di imprese escluse dalla gara per l'assegnazione dei lavori. Una situazione che ha impedito di investire i 35milioni di euro già stanziati per la messa in sicurezza del torrente che è esondato, nella notte del 9 ottobre, nel centro di Genova.

Il Governo ha spiegato oggi il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, rispondendo al question time alla Camera, ha concordato con Burlando, anche per il 2015, «l'individuazione delle opere per il completamento della messa in sicurezza del Bisagno, ancora non finanziate per 72 milioni, come prioritarie per il prossimo ciclo di programmazione settennale dei fondi europei, come peraltro avverrà anche per altri interventi dei prevenzione».

Pesante il bilancio del maltempo nel Nordest: un violento nubifragio ha colpito Trieste a partire dalle 3 del mattino circa. Strade chiuse e allagamenti di abitazioni ed esercizi commerciali. A Muggia è stato recuperato il cadavere di una donna dispersa: era sepolto sotto i detriti in darsella di San Bartolomeo, dove una frana ha travolto il manto stradale. Da ieri notte, sono impegnati tutti i volontari della protezione civile comunale. Ora la situazione sta migliorando, ma i danni sono ingenti. I vigili del fuoco sono supportati da colleghi giunti da Gorizia e Udine e sono impegnate 6 squadre per 30 uomini.
Nella provincia di Grosseto, invece, dove ieri Marisa e Graziella Carletti, sorelle di 65 e 69 anni, sono morte intrappolate dentro la loro auto, travolta dall'esondazione del torrente Elsa, i Vigili del fuoco hanno effettuato 24 salvataggi, 17 dei quali con un mezzo anfibio, sei con l'elicottero “Drago 63” proveniente dal nucleo di Ciampino ed uno con l'hovercraft. Lo fa sapere il dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del ministero dell'Interno, spiegando che, a seguito dell'alluvione, la direzione regionale toscana ha provveduto a rinforzare il dispositivo di soccorso con uomini e mezzi dei comandi provinciali di Arezzo, Firenze, Lucca, Livorno e Massa Carrara: il totale degli uomini presenti contemporaneamente ammonta a 60 unità, con le specializzazioni di fluviali, sommozzatori, operatori di hovercraft, anfibisti. Anche il Corpo forestale è intervento massicciamente con un totale operativo di 15 pattuglie. A supporto del personale di terra è impiegato anche un elicottero Nh 500.

In Emilia, la città di Parma, inondata dal Baganza, cerca faticosamente di tornare verso la normalità. Sono stati riaperti al traffico i tratti di strada chiusi per l'alluvione di lunedì e proseguono, grazie anche ai volontari, le operazioni di pulizia delle zone colpite dall'esondazione. Sul nubifragio, peraltro, non mancano le polemiche. C'è chi ricorda, infatti, che il 2 aprile 2011, nella Provincia di Parma gli enti locali con l'assessore alla protezione civile della Regione e i tecnici Aipo fu firmato un accordo per realizzare la cassa di espansione del Baganza. A disposizione, era scritto nel protocollo, c'erano 16 milioni che dovevano arrivare da ministero dell'Ambiente, Regione, Aipo e, in parte, anche dai Comuni interessati, con lavori che dovevano partire nel 2012. L'opera, però, non è stata mai realizzata.

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