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Questo articolo è stato pubblicato il 16 ottobre 2014 alle ore 17:58.
L'ultima modifica è del 16 ottobre 2014 alle ore 18:07.

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La Salini Impregilo regala alla città di Genova il progetto esecutivo del terzo lotto della copertura del Bisagno. Si tratta di un progetto del valore di 1,5 milioni circa che consentirà di velocizzare notevolmente i lavori di messa in sicurezza del torrente che è esondato la notte del 9 ottobre, provocando nel capoluogo ligure un morto e centinaia di milioni di danni.

Il gruppo guidato da Pietro Salini è la prima azienda ad avere risposto all'invito del presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, che, in un decreto firmato ieri, sollecita “proposte di concessione di erogazioni liberali finalizzate al reperimento di risorse o all'acquisizione a titolo gratuito di opere, servizi o beni necessari per la realizzazione di interventi di ripristino o costruzione di opere pubbliche o di infrastrutture danneggiate o distrutte” dall'alluvione.

«Siamo un gruppo globale – ha sottolineato Salini - ma la nostra origine italiana ci spinge ad essere concretamente vicino alla popolazione di Genova in questo difficile momento. Mettendo a disposizione il nostro know-how e la nostra competenza per la realizzazione del progetto esecutivo per la messa in sicurezza del torrente Bisagno, riducendo così i costi complessivi dell'intervento a carico delle istituzioni e sperando che, in questo modo, si possano accelerare dei lavori. Crediamo che essere il principale gruppo, in Italia, del settore implichi la disponibilità a collaborare con il nostro Paese quando si creano situazioni drammatiche come quella che Genova e la sua cittadinanza stanno vivendo in questo momento».

«Il nostro – ha poi sottolineato Salini – oltre che un gesto di vicinanza alla popolazione genovese è anche un gesto rivoluzionario, per sottolineare che questo Paese ormai può fare le cose solo attraverso le donazioni. C'é un discorso di fondo sul senso civico di appartenenza ad una comunità, che si é perduto. C'è un senso di vendetta da parte della gente nei confronti dei costruttori: il nemico è chi ha costruito la casa, la strada, la metropolitana. Questa donazione la facciamo per consentire all'amministrazione di fare qualcosa di utile per i cittadini, in tempi ragionevoli». Con l'erogazione liberale, tra l'altro, Salini Impregilo rinuncia a partecipare alla realizzazione dell'opera.
Il governatore Burlando, che è anche commissario straordinario per i lavori sul Bisagno, ha spiegato che “questa erogazione ci consente di lanciare velocemente la gara in cui l'unica discriminante sarà il prezzo per scegliere l'impresa che poi realizzerà i lavori».

Il progetto esecutivo, ha aggiunto, «dovrebbe essere pronto nella primavera prossima. Grazie a Salini risparmiamo sia i tempi della gara sia quelli di eventuali ricorsi. Ci portiamo avanti e speriamo che, quando sarà pronto il progetto esecutivo, avremo anche i fondi sufficienti per realizzare tutti i lavori. Se riusciremo a trovare le risorse entro il 2015 potremo mettere in gara tutto il lavoro. L'obiettivo è di finire il prima possibile. Se entro giugno riusciremo a reperire i 95 milioni necessari, 18 milioni dei quali sono già sicuri, perché saranno inseriti nel decreto sblocca Italia, questo vorrà dire che entro l'autunno prossimo partirà la gara per la realizzazione del terzo lotto. La nostra volontà è di chiudere tutta la partita entro 4-5 anni da oggi».

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