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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2014 alle ore 10:29.

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La città di Terni è ferma oggi in occasione dello sciopero generale provinciale proclamato da Cgil, Cisl e Uil contro i 537 licenziamenti annunciati da ThyssenKrupp per l'Ast. Diverse migliaia di persone, tra cui operai cittadini e studenti, si sono radunate davanti ai cancelli della fabbrica di viale Brin da dove, poco prima delle 9,30, è partito il corteo organizzato dai sindacati che, dopo aver attraversato le vie della città, si concluderà in piazza della Repubblica. Sono attesi i comizi finali dei segretari generali di Cgil e Uil, Susanna Camusso e Luigi Angeletti e quello della Fim Cisl, Giuseppe Farina.

Alla testa del corteo lo striscione che in questi giorni ha accompagnato le proteste degli operai “Noi non ci stiamo!!”. Chiusi i negozi, che hanno affisso cartelli di solidarietà nei confronti dei lavoratori.

Nel frattempo, intervenendo alla trasmissione di Radio1 Radio Anch'io, il viceministro Claudio De Vincenti ha assicurato: “Incontreremo l'azienda ed i sindacati per favorire la ripresa del confronto. Serve senso di responsabilità da parte di tutti, soprattutto da parte di ThyssenKrupp”. Nell'ambito della manifestazione, non si è fatta attendere la risposta indiretta di Susanna Camusso: “Il problema è capire se il governo vuole davvero assumere la prospettiva e il futuro di questo stabilimento come un impegno di politica industriale da perseguire anche esercitando le funzioni di politica estera” con il governo tedesco.

La segretaria generale della Cgil ha poi sottolineato come “doveva essere lo sciopero dei lavoratori ed è invece diventato lo sciopero di tutta la città”, ha detto Camusso, che poi ha espresso forti critiche nei confronti di ThyssenKrupp: “Le loro iniziative, oltre a pregiudicare lo stabilimento, pregiudicano anche l'economia di una intera città, basta pensare agli appalti per dire che c'è proprio una idea di deindustrializzazione”.

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