Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2014 alle ore 17:29.
L'ultima modifica è del 21 ottobre 2014 alle ore 17:45.

My24

Un risparmio del 5% sull'energia elettrica lavorando su meno di un terzo delle forniture. Lo stesso per i carburanti, o per il gasolio da riscaldamento. Meglio ancora è andata per il gas metano: i costi globali sono stati tagliati del 3% lavorando su una quota davvero ridotta, appena l'8%, dei rifornimenti. Ma i risparmi più consistenti sono venuti dai servizi integrati, che non comprendono solo la ”materia prima energetica” ma anche la fornitura complessiva dei servizi. E così, grazie alle gare Consip con acquisti centralizzati, la pubblica amministrazione sta già risparmiando ogni anno il 16% dei costi energetici. Un miliardo e 370 milioni di euro in meno su un esborso totale che comunque supera la bella cifra di 10 miliardi di euro l'anno solo per l'energia.

Un risultato niente male. Di più: profetico. Indica infatti una strada, un metodo. Che potrebbe portare risultati assai più rilevanti. Tant'è che la stessa Consip azzarda, tabelle alla mano, nuovi obiettivi. In nome di una spending review senza sacrifici, assicurata semplicemente da una migliore gestione dell'energia necessaria alla macchina dello Stato.

A caccia di efficienza
Proprio ieri il rinnovo di una convenzione per l'elettricità per poco meno di un miliardo di euro, con un risparmio stimato superiore ai 350 milioni. E si va avanti. “Con un affinamento dei processi già in atto contiamo di tagliare ulteriori 300 -500 milioni di euro l'anno. E se riuscissimo ad incrementare le quote degli acquisti che già copriamo potremmo realisticamente raddoppiare i risparmi da 2 a 4 miliardi di euro l'anno” afferma Domenico Casalino, amministratore delegato di Consip.

Limare i listini, ma anche (forse soprattutto) garantire un uso più efficiente dell'energia. Il nuovo corso è iniziato nel 2008, quando ha cominciato a carburare il decreto interministeriale sul piano nazionale d'azione sul GPP, che sta per Green public procurement. Un “protocollo” per gli acquisti verdi che ormai riguarda tre quarti delle convenzioni e dei principali bandi per le forniture alla pubblica amministrazione e che si fonda su sofisticati indicatori di convenienza economica e di impatto ambientale per le diverse categorie di prodotti.

Resistenze da combattere
Basta tutto ciò? Niente affatto, come dimostrano le quote ancora limitate degli acquisti che vengono intercettati con queste metodologie e le ancora imperanti attitudini a mantenere nella maggioranza dei casi le vecchie metodologie contrattuali. Tutto ciò grazie, o per colpa, della miriade di enti, più di 20 mila, gran parte dei quali fanno ancora per conto proprio attraverso ben 32 mila “stazioni appaltanti”. Certo, c'è una legge dello Stato che prevede una rapida razionalizzazione di tutto ciò, con l'obbligo per le attuali 32mila “stazioni” di uniformarsi ai criteri e alle trattative svolte da 35 centri pilota, anche se i decreti attuativi stanno subendo slittamenti a catena per il gioco di opposizione di chi sarebbe coinvolto più direttamente dal provvedimento, regioni in testa.

Il nuovo corso
Per rimediare a questo costoso groviglio di inefficienza “serve - puntualizza Casalino - un'azione complessa su tre versanti. Quello della responsabilità tecnica, istituendo come prassi generalizzata la figura dell'energy manager, che in enti complessi può far risparmiare milioni di euro. Quello della responsabilità gestionale, garantendo un'effettiva rapida riduzione delle stazioni appaltanti in grado di acquistare in grandi volumi di spesa garantendo la migliore efficienza tecnica ed economica. Quello della responsabilità amministrativa, con un sistema di controlli più accurato e basato su elementi sostanziali e non solo formali delle procedure di acquisto e dei modelli di gestione”. Insomma, nel grande dibattito (con relative polemiche) sui possibili giacimenti energetici che il nostro paese mantiene nascosti il grande terreno di conquista, solo in parte esplorato, si trova proprio qui. Nella pubblica amministrazione.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi