Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 11 novembre 2014 alle ore 16:14.

My24

È sorto per volere unanime del Senato della Repubblica di Venezia, con lo scopo di studiare le piante medicinali da cui trarre i medicamenti necessari alle patologie conosciute nel XVI secolo e di agevolare gli studenti dell'università ad osservare, sperimentare, riconoscere e coltivare le erbe indigene ed esotiche. L'Hortus semplicium, ovvero l'Orto botanico dell'università di Padova, nato nel 1545, conta 6mila piante coltivate ed è il più antico del mondo. Nel 1997 è stato riconosciuto come Patrimonio mondiale dell'Umanità.

Un ecosistema fragile e preziosissimo, che, per la prima volta in sei secoli, si “apre” alla modernità e alla tecnologia, ospitando il Giardino della Biodiversità. Si tratta di una serra immensa, un padiglione vetrato di 15mila metri quadri, lungo 100 metri e con un'altezza massima di 18 metri, del valore di 20 milioni di euro, dotato di una struttura d'acciaio sottilissima. Un'opera imponente progettata dall'architetto Giorgio Strapazzon, dello studio di architettura VS Associati, e dotata di un sistema di climatizzazione avveniristico realizzato dal Gruppo Sabiana, l'azienda italiana leader europeo nel settore della progettazione e produzione di elementi di condizionamento e riscaldamento degli ambienti e leader mondiale nei sistemi di condizionamento e riscaldamento a basso consumo.

L'azienda di Corbetta (Milano), che ha registrato nel 2013 un fatturato di 69 milioni e un Ebitda di 5 milioni, ha studiato e realizzato il microclima che permetterà la coltivazione di 1.300 specie vegetali, comprese in cinque suddivisioni che rappresentano ciascuna la riproduzione perfetta di una situazione climatica del pianeta, da quella temperata a quella più calda fino a situazioni estreme. Queste serre, grazie all'alta tecnologia, sono dei veri e propri polmoni, ovvero “respirano, purificano l'aria, generano energia e trattengono l'acqua” spiega l'architetto Strapazzon.

La creazione di questo ecosistema perfetto richiedeva un impianto di climatizzazione che fosse tecnologicamente avanzato. «Grazie alla nuova sezione ad alta tecnologia vinciamo la sfida di non mettere in cassaforte un bene storico, per quanto augusto, ma di rilanciarlo a scopo scientifico e divulgativo», ha dichiarato il rettore dell'Università degli Studi di Padova, Giuseppe Zaccaria.

Per Sabiana, che prevede di chiudere il 2014 con un fatturato di 71 milioni di euro, l'impianto nel Giardino Botanico di Padova è un'altra sfida importante e la partecipazione a Expo 2015 con questa opera, rappresenta una vetrina internazionale di alto livello. Sabiana realizza il 50% del fatturato all'estero. E per aggredire il mercato mondiale, da luglio 2014 Sabiana è entrata a far parte del gruppo svizzero AFG, Arbonia-Forster-Holding AG, leader a livello tecnologico nella produzione di materiali per le costruzioni (fatturato 2013: 1 miliardo di euro), presente in tutto il mondo con oltre 40 società di distribuzione di proprietà e con rappresentanti e partner attivi in più di 70 Paesi.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi