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Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2014 alle ore 08:02.
L'ultima modifica è del 19 novembre 2014 alle ore 08:06.
Il vicepresidente della Commissione Ue per l'energia, Maros Sefcovic (Reuters)
Regole stabili
La sfida del futuro ecosostenibile? «Anche qui nella coerenza, nell'equilibrio ma soprattutto quella stabilità delle regole che finora è mancata». Ben sapendo che l'augurabile progresso delle rinnovabili non può essere accompagnato da un impegno sull'efficienza energetica «che può produrre risultati eclatanti». Smart grid per mettere efficacemente in rete le energie verdi, generazione distribuita, edifici «a bilancio energetico zero, o addirittura capaci di conferire negli all'esterno. L'Italia costituisce un terreno ideale per ragioni non solo geografiche ma anche tecnologiche. I risultati sono a portata di mano. In Francia ho appena verificato un caso di applicazione delle migliori tecnologie nelle case popolari, dove una famiglia ha esibito una bolletta di 87 centesimi di euro per un intero mese». Insomma, il futuro energetico potrebbe non essere così brutto.
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