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Questo articolo è stato pubblicato il 03 dicembre 2014 alle ore 07:36.
L'ultima modifica è del 03 dicembre 2014 alle ore 07:38.

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Il credito al consumo arresta la caduta e anzi torna a crescere. Quest'anno dovrebbe guadagnare almeno il 2% rispetto ai 45,4 miliardi erogati nel 2013. «C'è stato un'inversione di tendenza - commenta Chiaffredo Salomone, presidente di Assofin e ad di Findomestic - Sono tornati a crescere i finanziamenti per l'acquisto dell'auto, di mobili (grazie al bonus fiscale) e anche i prestiti personali».

I dati precisi di Assofin, l'associazione degli operatori del credito al consumo, si riferiscono al periodo gennaio-ottobre 2014: le erogazioni sono salite del 2% a 39 miliardi e del 5,8% per numero di operazioni: i prestiti per l'acquisto dell'auto sono cresciuti di quasi l'8% mentre le carte rateali sono aumentare del 5%.

«Certo siamo lontani dai 59 miliardi di erogato del 2009 - sottolinea Salomone - ma questa ripresina è significativa rispetto al calo, per esempio, del Pil e all'aumento del tasso di disoccupazione». Insomma nonostante il quadro macroeconomico non migliora «le famiglie - spiega il presidente di Assofin - non riescono più a rinviare gli acquisti, magari solo di sostituzione, come l'auto, l'arredamento o l'elettrodomestico».

Peraltro anche il tasso di sofferenza è stabile ormai da due anni e anzi l'ingresso delle pratiche insolute (dopo 90 giorni) è calato, «grazie a una maggiore selettività degli operatori che erogano il credito» sostiene Salomone. Quanto ai tassi d’interesse delle vendite rateali, questi sono sostanzialmente fermi e sono compresi in una forchetta molto ampia, dal 7,5 al 10%. Secondo l'Osservatorio di Findomestic, in Italia, nel biennio 2011-2013, la spesa in valore dei consumi delle famiglie italiane è calata del 2,4%. Tuttavia le «prospettive per quest'anno fanno ben sperare: i consumi interni dovrebbero far segnare un 0,5% finale».

A trainare la ripresina dovrebbe essere soprattutto il comparto dei beni durevoli, per il quale è previsto un +1,2% in termini di valore per un totale della spesa pari a 65,8 miliardi. Quest'anno, secondo lo studio, tra i diversi settori cresce la spesa per auto nuove (+5% in valore, +4,0% in immatricolazioni), auto usate (+3,8%), motoveicoli (+2,7% in valore, -1,5% in unità vendute), mobili (+1,5%), telefonia (+1,4%) e grandi elettrodomestici (+1,0%). In controtendenza sono indicati invece i comparti di fotografia (-24,7%), information technology (-3,1%) ed elettronica di consumo (-6,3%).

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