Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 05 dicembre 2014 alle ore 15:29.
L'ultima modifica è del 11 dicembre 2014 alle ore 18:07.

Un bacino di utenza di oltre 2,1 milioni di persone, circa 2.400 dipendenti, 500 milioni di ricavi annui, 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti trattati. Sono questi i nuovi numeri di Iren Ambiente, la società del gruppo Iren dedicata alle attività nella filiera dei rifiuti, che mercoledì scorso ha acquisito (attraverso la controllata Amiat V) il 31%, ceduto dalla finanziaria del Comune di Torino, di Amiat (società locale dei rifiuti urbani). La nuova quota, che si aggiunge al 49% già detenuto, porta il controllo di Iren Ambiente in Amiat all'80%.
Un'operazione in continuità, che però segna un passo di svolta fondamentale per la crescita di un nuovo colosso nell'ambito dei servizi ambientali, già radicato in Emilia (dove copre capillarmente il 100% del territorio), oggi più forte in Piemonte e che è pronto ad affacciarsi anche sull'orizzonte della Liguria. Tutto alla luce di importanti novità in arrivo, che potrebbero sul breve orizzonte far raddoppiare le cifre. Iren Ambiente è infatti pronta a concludere, entro inizio del 2015, l'accordo per l'ingresso in società del fondo F2i con una quota del 49%. «Rafforzata la posizione in Piemonte – annuncia, anticipando al Sole 24 Ore la comunicazione ufficiale, Andrea Viero, vice presidente di Iren Spa e ad di Iren Ambiente – siamo pronti a cogliere la sfida aprendo a un socio finanziatore privato. Grazie a questa operazione, sarà possibile un apporto di capitale, che ci consentirà di rafforzare il piano di espansione anche verso la Liguria e di portare avanti gli investimenti sugli impianti per il trattamento della raccolta differenziata. Ci pare un modo intelligente per migliorare un servizio pubblico, utilizzando risorse private». Con F2i, Iren Ambiente controlla già oggi Trm, la società del termovalorizzatore di Torino, acquisita in tandem. Il modello a cui guarda l'operazione è inoltre quello, vincente, di Mediterranea delle Acque, società partecipata da Iren Acqua Gas e F2i, che gestisce il ciclo idrico integrato nella provincia di Genova, in Liguria e nei territori emiliani.
«Sempre di più – prosegue Viero – il nostro focus si sta spostando sulla raccolta differenziata e sul recupero della materia. Un fronte su cui siamo già molto pronti in Emilia e che vogliamo ampliare in Piemonte». Sul territorio sabaudo, dove oltre alla Provincia di Torino, Iren Ambiente è presente a Vercelli, Asti e Novi Ligure, nuove prospettive si aprono anche in relazione alla nascita della città metropolitana del capoluogo. «La collaborazione che siamo riusciti a mettere in piedi con gli attori del territorio è un esempio virtuoso – conclude Viero -. Iren Ambiente è intenzionata a cogliere tutte le opportunità di sviluppo che si presenteranno nei prossimi mesi, partecipando alle gare esterne bandite per i vari bacini di raccolta, a cominciare da quelle già in essere per Covar 14 e Cdiu. L'obiettivo è creare sinergie gestionali, con benefici diretti anche per i cittadini, in termini di contenimento delle tariffe e miglioramento della qualità del servizio».
©RIPRODUZIONE RISERVATA