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Questo articolo è stato pubblicato il 06 dicembre 2014 alle ore 08:13.

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L’IMPEGNO

Vertice al ministero

dei Trasporti: la prosecuzione

a Est della linea si farà;

entro il 30 giugno 2015 via ai cantieri sulla Brescia-Verona

MILANO

La prosecuzione a Est, da Brescia verso Padova (passando da Verona e Vicenza), della linea ferroviaria ad Alta velocità si farà. La rassicurazione politica arriva al termine di un vertice al ministero Infrastrutture, presieduto dal ministro Maurizio Lupi, al quale hanno preso parte i prefetti di Verona, Vicenza e Padova, gli amministratori delegati di Ferrovie dello Stato, Rfi, Italferr e i consorzi Cepav II e Iricav II (cioè i costruttori dell’opera). Ministero ed Fs, attraverso un comunicato congiunto, ribadiscono il finanziamento completo dell’opera e il suo inserimento sia nel decreto Sblocca Italia sia nella legge di stabilità. Inoltre annunciano l’accordo raggiunto con la Bei per le anticipazioni a Rfi a fronte «della garanzia fornita dall’allocazione dell'investimento nel bilancio dello Stato». Ai prefetti è stato assicurato il coinvolgimento delle amministrazioni locali per il confronto dei problemi segnalati dal territorio. È stato anche definito il crono programma il cui rispetto è condizione necessaria per l’erogazione dei fondi a fronte dell’avanzamento dei lavori, pena la loro revoca.

E veniamo alla delicata questione dei costi, di cui il comunicato non parla. Diciamo subito che portare i binari della Tav da Brescia a Padova richiede (da contratto di programma) un fabbisogno finanziario complessivo pari a 10 miliardi di euro, per la precisione 10.005 milioni. Poiché i fondi attualmente disponibili ammontano a 1,137 miliardi, ne risulta che per completare l’opera servono ulteriori 8,868 miliardi di euro. Una cifra considerevole. Nel dettaglio: per la Brescia-Verona (3.954 milioni di costo, di cui 768 già disponibili) restano da reperire 3.186 milioni; per la Verona-Vicenza (3.658 milioni di costo, di cui 369 milioni già disponibili) restano da reperiore 3.289 milioni; infine, per la Vicenza-Padova va reperita l’intera cifra: 2.393 milioni.

Entro il 30 giugno 2015 dovranno aprire i cantieri sulla tratta Brescia-Verona, per la quale esiste già il progetto definitivo. Entro il 30 giugno 2015 dovrà essere presentato il progetto definitivo del tratto Verona-Vicenza, con apertura cantieri entro il 31 dicembre 2015. Entro il 31 dicembre 2015 dovrà essere presentato il progetto definitivo del tratto Vicenza-Padova.

L’Alta velocità verso Est non si può definire propriamente un’incompiuta, perché qualche tratta è stata fatta, piuttosto un’opera a singhiozzo, appunto perché il progetto ferroviario va avanti a pezzetti. A quest’ora, dicono gli esperti, sarebbe dovuta essere quasi pronta la tratta italiana della Lione-Kiev, l’ex Corridoio 5, invece per ultimare i lavori serivanno ancora diversi anni. In serata il ministro Lupi, in visita a Vicenza, garantisce sulla volontà del governo di andare avanti: «I soldi ci sono, bisogna spenderli. I cittadini - dice Lupi - sono stanchi di chiacchiere. Tutta la procedura sarà trasparente, ma questo è il momento di passare alla progettazione definitiva e all’apertura dei cantieri. Questo ovviamente avrà ricadute positive sull’intera economia del Paese e sull’occupazione per le aziende locali».

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