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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2014 alle ore 06:37.
L'ultima modifica è del 16 dicembre 2014 alle ore 06:50.

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Il premio annuo resta

di 3.700 euro ma cresce

la quota stabilizzata

Aumentate le maggiorazioni

su turni e straordinari

Dopo un periodo di “vacatio” tamponato da accordi ponte riguardanti essenzialmente il capitolo economico, arriva l’accordo sul nuovo integrativo di Fenice Qualità per l’Ambiente, società del gruppo francese Edf che gestisce i servizi energetici per Fca, Barilla, Zanussi e numerosi altri grandi player industriali e qui da noi dà lavoro a 1.157 dipendenti.

Il montante annuo del premio di risultato resta invariato a quota 3.700 euro, ma a cambiare sensibilmente sono i parametri di attribuzione dello stesso premio rendendolo più «esigibile» e «certo». Per dirne una: cresce la quota stabilizzata attraverso l’aumento dell’acconto mensile che dall’1 gennaio 2015 passa dalle attuali 150 euro, a 165 euro. La firma di azienda e sindacati sul nuovo contratto di secondo livello è arrivata ieri mattina a Roma. Il testo, come recita la premessa, agisce «in un'ottica d'incremento della competitività aziendale, da un lato attraverso il superamento di istituti e prassi non più adeguati, dall’altro coinvolgendo tutto il personale su nuovi e sfidanti obiettivi di efficienza e risparmio energetico». Il capitolo più corposo è ovviamente quello del Pdr: il nuovo premio è determinato dagli indicatori di redditività, proposte di risparmio energetico, performance, sicurezza ed efficienza della manodopera. Gli importi complessivi non si toccano – restano validi quelli dell’integrativo 2008 – ma viene aumentata la quota stabilizzata attraverso l'aumento dell’acconto mensile che passa dalle attuali 150 euro, a 165 euro a decorrere dal 1 gennaio 2015. Sono state migliorate e aumentate le quote di salario sulle fasce parametrali di tutti gli indicatori della struttura del premio. Aumentate alcune maggiorazioni sui turni e sugli straordinari. Risulta poi stata sistemata, riportandola a norma di contratto e di legge, la gestione della mezz'ora di mensa ed è stata aumentata l'indennità sostitutiva della stessa. Concordata dalle parti l'opportunità di un secondo acconto sul Tfr.

La busta paga è stata poi “ripulita” da alcune voci salariali obsolete e il corrispettivo salario è stato inserito nei superminimi individuali non assorbibili. Sul premio 2014 l’intesa riconosce come già maturata la somma di 1.800 euro, più conguaglio da rendicontare a luglio 2015 sulla base delle performance annuali dell'azienda. La Fiom esprime un giudizio positivo sull'intesa ma «conferma il proprio dissenso sulla scelta unilaterale dell'azienda, compiuta un anno fa, di azzerare gli effetti della contrattazione integrativa per i lavoratori di Fenice Ambiente di Melfi. Tale decisione non ha risolto i problemi, pur gravi, del termovalorizzatore lucano e ha determinato una forte penalizzazione per i suoi lavoratori. Per queste ragioni la Fiom ribadisce la necessità di riportare il confronto su quella realtà e sulle sue prospettive nell’ambito del coordinamento nazionale». Per Leonardo Burmo di Fim l’accordo «raccoglie tutti i punti della nostra piattaforma rivendicativa. Un’intesa positiva che irrobustisce i rapporti sindacali con l’azienda migliorando il clima all’interno dei singoli siti, in un contesto molto complicato, specie nel settore dell'automotive». Giudizio positivo anche da parte del segretario di Uilm Eros Panicali che plaude a un «premio di risultato più esigibile nell’interesse dei lavoratori».

.@MrPriscus

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