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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2014 alle ore 19:37.
L'ultima modifica è del 16 dicembre 2014 alle ore 21:55.

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Il nuovo cavaliere bianco per Termini Imerese si chiama Metec. Il nome della società di componentistica, controllata da Roberto Ginatta, è stato annunciato ieri ai sindacati da Claudio De Vincenti, viceministro dello Sviluppo Economico. È invece uscita completamente di scena, per mancanza di finanziamenti, la proposta di Grifa, il cui piano industriale prevedeva la produzione di auto ibride nel sito che fa tuttora capo alla Fiat. I tempi sono ora molto stretti: se non si troverà una soluzione entro fine mese, per i quasi 700 lavoratori scatterà la mobilità.

Fiom: nuovo piano da verificare
Il passo indietro di Grifa e la nuova proposta di Metec vengono intanto definite uno «scandalo» dal segretario nazionale Fiom, Michele De Palma. Il sindacato dei metalmeccanici Cgil chiede che la questione arrivi a palazzo Chigi. «Il nuovo soggetto ed il nuovo piano sono tutti da verificare - dichiara De Palma - a rischio ci sono 750 lavoratori più quelli dell'indotto. Vista la gravità della situazione c'è bisogno della garanzia del presidente del Consiglio, che incontrammo a Termini Imerese il 14 agosto: sarebbe il caso che intervenisse direttamente». De Palma ricorda che nei giorni scorsi i sindacati hanno discusso con Fiat l'ipotesi di incentivi all'esodo volontario ma - precisa - riguarderebbe solo un centinaio di lavoratori. «Bisogna fare subito una discussione per salvare i posti di lavoro».

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