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Questo articolo è stato pubblicato il 17 dicembre 2014 alle ore 17:52.

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Entro Natale saranno un centinaio i dipendenti di Intesa Sanpaolo già trasferiti nel nuovo grattacielo di Torino. Poi, tra gennaio e febbraio, si completerà il passaggio nella sede di 2mila addetti. Il nuovo centro direzionale di Intesa Sanpaolo, disegnato da Renzo Piano, apre le porte ai primi dipendenti. A marzo sarà tutto pronto, compresi gli spazi aperti alla città, l’auditorium nella hall e il ristorante panoramico in cima alla torre.

Trentotto piani, oltre 110mila metri quadri di superficie e 166 metri di altezza, un grattacielo “sospeso” su sei pilastri di calcestruzzo, destinato ad ospitare i dipendenti del Gruppo. Gli uffici saranno tutti open space e tra le “chicche” c’è, sulla sommità, una serra bioclimatica, realizzata in acciaio e cristallo a tripla altezza. La Torre di Intesa Sanpaolo ha cambiato lo skyline di Torino, a ridosso della stazione di Porta Susa, una delle aree della città maggiormente interessate da interventi di trasformazione urbanistica. Un progetto da 500 milioni di euro, dall’acquisizione del terreno fino agli arredi degli uffici open space e delle aree dedicate ai servizi, realizzato nell’arco di quattro anni.

Dapprima un cantiere sotterraneo, nascosto dalla recinzione, dedicato allo scavo delle fondamenta, alla realizzazione della base (platea), con un volume complessivo pari a 12.800 metri cubi, e dei sei pilastri di sostegno dell’intera volumetria. Che nel corso degli anni è cresciuto in altezza, guadagnando piani.

L’auditorium alla base della torre, in particolare, ha come copertura una grande trave reticolare (il “transfer”) che riceve i carichi di tutti i piani soprastanti (compresa la sala polivalente appesa al transfer stesso) e li trasferisce alle megacolonne, che a loro volta li “scaricano” alle fondazioni.

Il Gruppo manterrà la sua sede legale in piazza San Carlo, mentre il grattacielo sarà il nuovo centro direzionale, con presidenze e uffici dell’amministratore delegato al 32° piano, vicino alla Sala del Consiglio che è su due livelli, mentre il Centro per l’Innovazione coordinato da Maurizio Montagnese sarà al 31° piano. Un’area realizzata e arredata in maniera diversa rispetto al resto dell’edificio.

La sostenibilità energetica è stato uno dei principi ispiratori del progetto, grazie ai 10mila pannelli di vetro che si spostano per sfruttare al meglio sia il caldo che il freddo e garantire risparmio energetico. In particolare, le facciate est ed ovest sono rivestite con un sistema a “doppia pelle” le cui lamelle si possono aprire e chiudere così da garantire, in estate, la giusta ventilazione e, in inverno, un isolamento termico. La facciata meridionale, poi, è coperta da un campo fotovoltaico e da un giardino d’inverno.

Nei piani interrati ci sono le aree a servizio dei dipendenti e degli impianti. Sul giardino ipogeo del primo interrato si affacciano mensa aziendale, asilo nido e area fitness. Nei piani sottostanti, invece, il parcheggio per oltre 300 vetture.

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