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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2014 alle ore 06:38.
L'ultima modifica è del 18 dicembre 2014 alle ore 06:49.
TAPPE FORZATE
La prima scadenza
è la costituzione del nuovo
promotore al posto di Ltf
che deve insediarsi
entro la richiesta dei fondi
TORINO
L’Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione riprende sotto la Mole la propria attività di concertazione con il territorio, rinnova la composizione e cerca di riannodare i fili con i sindaci della Valsusa, i cui nomi in gran parte sono cambiati dopo le elezioni di primavera. Accade all’indomani della Conferenza intergovernativa (Cig), che si è svolta martedì a Roma, per fare il punto sullo stato di avanzamento dell’opera, per autorizzare le procedure necessarie al subentro del nuovo promotore e per definire tutte le scadenze, che da qui ai prossimi mesi accompagneranno l’iter della Torino-Lione.
La convocazione della riunione torinese, prevista per le 10 del mattino di oggi, è rivolta a tutte le amministrazioni della Valle: l’invito a prendere parte ai lavori è stato inviato congiuntamente dal commissario Mario Virano, responsabile della struttura, e dal prefetto, Paola Basilone.
L’intento, come sempre, è quello di riaprire al dialogo: ora che il progetto definitivo della parte comune è pronto ad andare al Cipe per il via libera definitivo e che tutto è pronto per chiedere il cofinanziamento all’Europa. Anche perché – parola del coordinatore comunitario Laurens Jan Brinkhorst – da Bruxelles l’attenzione posta alla linea veloce che collega Torino con il capoluogo di Rhône-Alpes è massima. «Visto che sull’asse del Corridoio Mediterraneo - ha spiegato alla Cig - si concentra, nel raggio di 50 chilometri, il 17% del Pil del Continente».
Proprio in concomitanza con la fine dell’anno e l’inizio del 2015 sono molte le scadenze che attendono la nuova linea Torino-Lione. La prima fra tutte è la costituzione del nuovo promotore, cioè di quel soggetto che prenderà il posto di Ltf (incaricata della sola progettazione della parte comune), dovrà sovrintendere alla realizzazione e gestione della tratta internazionale della linea e sarà partecipato per la Francia dallo Stato e per l’Italia da Fs holding (ma la nomina dei vertici sarà in carico al Governo). «La Conferenza intergovernativa di martedì – spiega nel dettaglio Maurizio Bufalini, direttore di Ltf – ha autorizzato la vendita delle quote della Lyon-Turin Ferroviaire al nuovo soggetto. In questi giorni si svolgeranno le assemblee di Rff che cederà allo Stato francese e di Rfi che, con procedura interna, cederà a Fs holding. L’intero iter si completerà per la fine di gennaio». Data entro la quale dovrebbero arrivare anche i nomi dei vertici della società.
Il promotore dovrà insediarsi prima della presentazione della richiesta di co-finanziamento all’Europa: il bando che spalma contributi per le reti di trasporto scade il 26 febbraio. La richiesta formalmente sarà presentata da Francia e Italia: l’istruttoria sarà tuttavia svolta da Ltf che, come definito dalla Cig, sarà affiancata da una task force di tecnici dei rispettivi ministeri delle Infrastrutture e Trasporti.
«Entro inizio febbraio – prosegue Bufalini – dovrà infine partire la gara a inviti per la ricerca del soggetto che avrà il compito di certificare i costi della Torino-Lione. Si tratta di un passaggio che è propedeutico per l’approvazione del protocollo addizionale all’accordo del 30 gennaio 2012, che è atteso entro l’estate. La nuova intesa dovrà essere firmata dai due ministri competenti ed è necessaria per l’aggiudicazione e l’inizio dei lavori del tunnel principale».
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I NUMERI
17%
Quota di Pil Ue
Si concentra nel raggio di 50 km sull’asse del corridoio mediterraneo
26 febbraio
La scadenza
La deadline del bando dei contributi sulle reti di trasporto europee