Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 19 dicembre 2014 alle ore 06:39.
L'ultima modifica è del 19 dicembre 2014 alle ore 06:54.

My24

L’appuntamento è per oggi alle 12 al ministero dello Sviluppo Economico. La Metec, azienda di componenti auto che potrebbe rilevare la fabbrica Fiat Chrysler di Termini Imerese, presenterà ai sindacati e a Invitalia il proprio piano per il rilancio dell’impianto siciliano. Saranno presenti anche il viceministro Claudio De Vincenti e i rappresentanti della Regione Sicilia.

La Metec, controllata dall’imprenditore Roberto Ginatta, è entrata in gioco martedì sostituendo di fatto la Grifa, che ha negoziato per sei mesi con ministero e sindacati sulla base di un piano per produrre auto ibride ed elettriche ma è poi stata scartata perché non è riuscita a mettere a disposizione i fondi promessi. I tempi sono ora strettissimi: se entro fine anno non venisse perfezionato il passaggio del ramo d’azienda da Fiat a un altro soggetto, i circa 700 dipendenti - già in mobilità - verrebbero licenziati. «Siamo di fronte al rischio molto concreto che ci siano licenziamenti. Serve un'assunzione di responsabilità diretta da parte del governo, che si rivolga anche alla Fiat» dichiara il leader della Fiom Maurizio Landini, il quale ha aggiunto che «servono garanzie molto precise e serve il tempo per presentare il piano».

Metec era già in trattativa da sei mesi per acquisire le attività della Om Carrelli, un’azienda pugliese con oltre 200 dipendenti. Ora l’operazione rischia di saltare, e in Puglia istituzioni e sindacati sono in allerta: ieri una delegazione di lavoratori è stata ricevuta a Bari in Consiglio regionale, e l’assessore al Lavoro Leo Caroli ha annunciato che il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha convocato per i primi di gennaio un incontro a Roma sulla situazione della Om Carrelli per capire se l'iniziativa di Metec si scontra con un investimento della stessa società piemontese a Termini Imerese e verificare l'esistenza di altre manifestazioni d'interesse. È comprensibile il timore di «uno scippo» a vantaggio della scelta siciliana, ha detto Caroli. Già oggi al Mise si dovrebbe peraltro sapere qualcosa di più sui piani di Ginatta.

Ieri il pugliese Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, ha definito «di una gravità inaudita» quello che sta succedendo in queste ore alla Om Carrelli di Bari, e ha aggiunto che «la competizione tra Bari e Termini Imerese sarebbe un errore davvero molto grave». La Regione Sicilia ha messo a disposizione quasi 300 milioni di euro per il contratto di programma e il miglioramento delle infrastrutture nell’area di Termini. La Puglia, dal canto suo, «ha le risorse per cofinanziare una soluzione e la volontà di facilitarla» come si legge in una nota della Regione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi