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Questo articolo è stato pubblicato il 22 dicembre 2014 alle ore 11:52.

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Riga (Corbis)Riga (Corbis)

La Lettonia punta sul turismo italiano. A Natale, grazie anche a un clima eccezionalmente mite per la latitudine di Riga, si registra un netto incremento delle presenze turistiche italiane nel Paese che si appresta a guidare l’Unione europea per i prossimi sei mesi e che sarà in vetrina all’Expo di Milano con un megapadiglione, ancora da realizzare, ma tutto dedicato alla sostenibilità ambientale a all’alimentazione. A Natale, commenta Janis Vanags, top manager di AirBaltic, c’è stato un boom di italiani con un incremento del 10% dei viaggi dal nostro paese verso Riga, la dolce capitale lettone ricca di atmosfere anseatiche e art nouveau, con un clima anche mite per il periodo vista la latitudine, Capitale europea della cultura per il 2014.

Come scrive Paolo Pantaleo sul su blog Baltica dedicato alla Lettonia, le feste di fine anno a Riga riservano tante sorprese. Al di là dei mercatini dell’artigianato lettone e alle classiche visite al megamercato accanto alla stazione ferroviaria di Riga, sono di particolare interesse le feste che ricordano riti antichissimi, come in particolare la «bluķa gājiens», sfilata nelle strade del centro della città vecchia del ceppo di legno con le maschere della tradizione pagana baltica. C’è poi la tradizione dell'albero addobbato con paglia, fiori secchi, fili di lana, il classico abete lettone, che leggenda vuole sia iniziata proprio a Riga cinquecento anni fa, ricorda Pantaleo. Piatti tradizionali della festa d'inverno sono da sempre “pupas un zirņi“, legumi diversi da quelli che si trovano in Italia, ed un piatto di cereali cotto con la testa del maiale che veniva accompagnato dai ceci e piselli.
Sulla tavola si trovavano poi altra carne di maiale, salsicce fatte col sangue, i tradizionali “pirāgi” (brioscine ripiene di pancetta o formaggio) e ovviamente birra.
Un'altra tradizione della festa d'inverno era la parata in maschera che alcuni compivano andando per le case dei vicini, mascherati da zingari, cantando ma anche facendo rumore assordante con utensili da cucina, piatti, pentole e tutto ciò che si trovava per casa.
Ricchissima anche la tradizione di canzoni popolari, dainas, racconti, storie e novelle della festa d'inverno, come pure gli stratagemmi per prevedere il futuro. Un modo per sapere cosa avrebbe riservato l'anno in arrivo era quello di scrutare il cielo e contare le stelle che si riuscivano a vedere. Per fare tanti soldi, invece, si doveva prendere un gatto nero e portarlo intorno ad una chiesa. Infine, aggiunge Pantaleo, la sera di Natale le ragazze lanciavano una coroncina sull'abete. Se la coroncina restava appesa all'albero, si sarebbero sposate presto, se invece la corona cadeva, si sarebbe dovuto attendere per il matrimonio ancora un anno. Ogni tentativo fallito era un anno in più di attesa.

Molto ricco poi il programma per il Festival musicale di Natale, con numerosi concerti e performances, in attesa della partenza di uno straordinario programma per la Presidenza lettone della Ue. Oltre 150 gli eventi in cantiere a Riga e in tutto il Paese.

www.riga2014.org

www.liveriga.com

https://balticanews.wordpress.com/

www.airbaltic.lv

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