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Questo articolo è stato pubblicato il 23 dicembre 2014 alle ore 16:52.
L'ultima modifica è del 23 dicembre 2014 alle ore 16:54.

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Una eccellenza del made in Italy industriali si prepara a nuovi successi sui mercati mondiali con un partner del calibro del Fondo italiano di investimento. Il Fondo, secondo fonti vicine al dossier, si prepara ad entrare con una partecipazione di minoranza nella Brugola Oeb industriale, controllata dalla famiglia Brugola e leader mondiale nel mercato di riferimento, nonchè ditta fornitrice di colossi dell’autromobile come Ford e Volkswagen, grazie a brevetti esclusivi. Sempre secondo fonti vicine al dossier si profila la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato fino a 20 milioni di euro; come riferisce Reuters , nel quadro dell’accordo, Unicredit, IntesaSanpaolo e Ubi erogheranno alla società specializzata nella fabbricazione di viti e componenti speciali di fissaggio una linea di credito (new term loan) da 12,5 milioni. L’obiettivo è di sostenere e incrementare l'espansione di Brugola sul mercato degli Usa con l'apertura di un nuovo stabilimento in Michigan. L'azienda, fondata nel 1926 a Lissone, dovrebbe chiudere il 2014 con un fatturato di 125 milioni. Brugola Oeb industriale è stata assistita nell'operazione da Deloitte come financial advisor e dallo studio legale Giovannelli & Associati.


Il Fondo Italiano di Investimento è nato con l'obiettivo di creare nel medio termine una fascia più ampia di aziende di media dimensione, incentivando i processi di aggregazione tra le imprese minori, al fine di renderle maggiormente competitive anche sui mercati internazionali.
Il progetto di costituzione della SGR e promozione del Fondo per le piccole e medie imprese è stato elaborato da uno Steering Committee, costituito nel dicembre 2009, di cui hanno fatto parte i rappresentanti del Ministero dell'Economia e delle Finanze, delle “Banche Sponsor” (UniCredit Group SpA, Intesa-Sanpaolo SpA, Banca Monte dei Paschi di Siena SpA e Cassa Depositi e Prestiti SpA), Confindustria e dell'Associazione Bancaria Italiana.
Per raggiungere gli obiettivi individuati dal Comitato, nella seconda metà del 2010 è stato lanciato il primo Fondo Italiano di Investimento, fondo mobiliare chiuso riservato ad operatori qualificati, dedicato ad investimenti nel capitale di rischio (private equity), di società di piccole e medie dimensioni operanti nei settori dell'industria, commercio e servizi, per accompagnarle, con coerenza e professionalità, lungo il loro percorso di crescita. Il Fondo, della dimensione di 1,2 miliardi , opera sia attraverso investimenti diretti, sia tramite investimenti indiretti come “fondo di fondi”.
Cassa Depositi e Prestiti, Banca Monte dei Paschi di Siena, Intesa-Sanpaolo ed UniCredit Group, definite congiuntamente le “Banche Sponsor “, hanno sottoscritto un commitment iniziale di un miliardo di Euro, al quale si è successivamente aggiunto quello di alcune banche popolari (ICBPI, Credito Valtellinese, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell'Emilia Romagna, UBI Banca e Banca del Cividale) che hanno sottoscritto un commitment di 200 milioni di Euro. Nella seconda metà del 2014, su iniziativa della Cassa Depositi e Prestiti, sono stati lanciati due nuovi fondi di fondi, uno dedicato al mercato del venture capital e uno a quello del private debt per le imprese italiane.

www.brugola.com

www.fondoitaliano.it

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