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Questo articolo è stato pubblicato il 26 dicembre 2014 alle ore 10:44.
L'ultima modifica è del 26 dicembre 2014 alle ore 11:46.

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«Gli ennesimi aumenti dei pedaggi sull'autostrada dei parchi sono una vergogna, e' ora di dire basta». Non usa perifrasi il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, alla notizia della nuova stangata dei pedaggi sulle autostrade A24 e A25 che attraversano l'Abruzzo.
La societa' Strada dei Parchi Spa, che fa capo alla famiglia dell'imprenditore abruzzese Carlo Toto, ha presentato al ministero dei Trasporti una richiesta di aumento del 9 per cento per i pedaggi, a decorrere dal primo gennaio 2015. Un aumento ben superiore rispetto al tetto dell'1,5 per cento indicato dal ministro delle Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi. Questa volta la necessita' dell'aumento sarebbe, per Strada dei Parchi, il calo del 20 per cento del traffico.

Il sindaco Cialente, tuttavia, non ha nessuna intenzione di accettare supinamente i nuovi rincari. prossimi giorni, infatti, annuncia di voler incontrare i sindaci di Teramo, Maurizio Brucchi, Pescara, Marco Alessandrini, Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, e altri primi cittadini che continuano a subire i continui aumenti dei pedaggi. L'anno scorso l'aumento fu infatti dell'8,25 per cento, il doppio della media nazionale. E in 10 anni i pedaggi sulle due autosgtrade sono quasi triplicati. «Gli aumenti - sottolinea Cialente - penalizzano fortemente l'economia dei territori serviti da queste autostrade. Noi sindaci stiamo facendo immensi sforzi per attrarre aziende, per creare le condizioni che vengano a investire e creare posti di lavoro di cui c'e' disperato bisogno. Ma tra le prima cose nel valutare l'investimento un'azienda guarda anche il costo dei trasporti, che sono fortemente influenzati dal costo dei pedaggi». I disagi, economici, sono anche dei tanti pendolari che devono muoversi dall'Abruzzo per raggiungere Roma. «Noi per raggiungere la Capitale non abbiamo alternative, non c'e' una linea ferroviaria, possiamo prendere solo l'autostrada - osserva Cialente- e questa e' una ragione in piu' per imporre al governo di bloccare questi aumenti. L'autostrada e' stata costruita con i soldi dei cittadini e dei contribuenti - ricorda il sindaco del capoluogo di Regione - Strada dei Parchi e' solo la societa' concessionaria, e allora lo Stato italiano, nel prolungare la concessione deve imporre una politica dei prezzi, altrimenti l'A24, come la A25, diventa un'autostrada privata, la cessione si trasforma in un comodato d'uso, e questo e' inaccettabile». »

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