Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 30 dicembre 2014 alle ore 15:03.
L'ultima modifica è del 30 dicembre 2014 alle ore 15:11.

My24

Ora è ufficiale. Wuaki.tv, servizio video on demand (nato in Spagna dove ha 1,4 milioni di clienti, ma appartenente al gruppo giapponese Rakuten) dopo essere approdato in Francia, ora approda in Italia. In attesa di Netflix - che però dovrebbe sbarcare in Italia non prima del 2016 - al panorama di piattaforme di video on demand in streaming in Italia si aggiunge un altro operatore, che andrà a fare compagnia a servizi come Chili.Tv, Infinity di Mediaset, Sky Online, Timvision, Google Play.

L’offerta.
Oggi la realtà appartenente al colosso giapponese dell’e-commerce (terzo operatore globale) ha annunciato la partenza della propria versione Beta in Italia. Il servizio completo, si legge in una nota della società, sarà disponibile dal 2015 su una gamma di dispositivi che va dagli Smart Tv, alle console, tablet, smartphone e laptop. Per testare il servizio in versione Beta occorre registrarsi sul sito di Wuaki.tv oppure su comingsoon.it, portale specializzato sul mondo dell'entertainment, grazie alla recente partnership siglata. Wuaki.tv offrirà film e serie tv tramite il servizio video on demand transazionale (Tvod). Quiindui il modello sarà simile a quello di Chili.Tv, dove si paga solo per ciò che si vede.

Il mercato in Italia.
I numeri in crescita, ma chi si aspettava per il 2014 la svolta della tv on demand in streaming, alla fine deve prendere atto che non è andata proprio così. Non è bastato l'arrivo sulla scena delle nuove offerte di big player come Mediaset (con Infinity) e di Sky (con Skyonline) e neanche lo sviluppo crescente di Chili Tv o Timvision. Certo, che si tratti di dati in crescita è assodato e a dirlo sono innanzitutto i numeri disponibili su quello che dovrebbe essere il principale strumento di questo nuovo mercato: le “smart tv” connesse a internet. I numeri elaborati dallo studio Frasi su dati Auditel indicano un aumento da 330mila a 2,4 milioni nel numero di persone che hanno seguito la programmazione televisiva da una Tv connessa alla rete. Dall'Osservatorio New Media & New Internet del Politecnico di Milano arrivano altre cifre che vanno in questa direzione: secondo le ultime, stime le Tv connesse a internet a fine 2014 si attesteranno sui 5,9 milioni, con un aumento del 40% circa rispetto al 2013, ma – secondo vari studi – solo per il 35% effettivamente connessi a Internet. Questo per quanto riguarda il versante “hardware”, ma anche sul fronte dei ricavi generati attraverso le connected tv, dai 25 milioni del 2013 si dovrebbe salire ai 35 circa del 2014, con una crescita attesa del 40 per cento. Parliamo di ricavi derivanti da advertising (per un 10% del totale) e di business generato dalle offerte pay. Riguardo a queste ultime, le sole offerte Svod (quelle con sottoscrizione come Skyonline, Infinity di Mediaset o Timvision che però ha anche il “videostore” per i non abbonati) avrebbero raggiunto quota 31 milioni di euro, in crescita del 31% rispetto all'anno precedente.

A proposito di Wuaki.tv.
Josep Mitjà, cofondatore di Wuaki.tv, ha dichiarato: «L’Italia rappresenta per noi un mercato di grande interesse per quanto concerne la TV non lineare. Il settore attraversa una fase di continuo sviluppo che crescerà sempre di più con l'aumentare della penetrazione della banda larga. Siamo lieti di lanciare Wuaki.tv anche nel Bel Paese e siamo convinti di attrare un elevato numero di utenti. Di fatto, il nostro catalogo conterrà gli ultimi film hollywoodiani, ma anche il meglio delle serie TV e della produzione cinematografica europea. Il fatto di dare spazio anche a produzioni europee rappresenta per noi una vera e propria missione culturale».

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi