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Questo articolo è stato pubblicato il 13 gennaio 2015 alle ore 12:54.
L'ultima modifica è del 13 gennaio 2015 alle ore 13:13.

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La società americana di private equity Marquee Brands (gruppo Neuberger Berman) ha annunciato l’acquisto del marchio italiano delle calzature di lusso Bruno Magli. La sede sociale dell’azienda italiana sarà trasferita a New York presso Marquee Brands, mentre le scarpe e i prodotti in cuoio «continueranno ad essere confezionati a Bologna e fabbricati in Italia» ha precisato l'acquirente. La transazione dovrebbe essere conclusa a inizio 2015. Fondata nel 1936 e con sede a Bologna, Bruno Magli era in amministrazione controllata dopo diversi cambi di proprietà e prima di essere messa all'asta dal Tribunale di Bologna. Marquee Bramds, in competizione con il fondo Carlyle e Blue Star, l'ha rilevata per 28,5 milioni di euro.

La base d’asta per la cessione della Bruno Magli era fissata a 22,5 milioni di euro, considerata sufficiente per coprire il debito dell’azienda bolognese. La società che produce calzature di alta gamma, era passata dagli eredi Morris e Rita Magli al fondo Opera, poi agli inglesi di Fortelus Capital e, infine a Da Vinci Invest nel 2013. Il surplus ottenuto dall'asta & milioni di euro circa), come dichiarato dal presidente del Cda dell'azienda Giuseppe Pirola, sarà investito nel rilancio del marchio in Italia e nel potenziamento della presenza in Giappone. Con gli americani ci sarebbe già un accordo di massima che prevede la continuità della produzione in Italia, con design, stile e controllo qualità centralizzati nella sede di Bologna e condizioni che possano assicurare la massima salvaguardia occupazionale, tutelare l'indotto e preservare il collegamento del marchio con la tradizione, il gusto e la cultura del made in Italy.

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