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Electrolux investe 87 milioni in quattro siti italiani

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Industria

Electrolux investe 87 milioni in quattro siti italiani

  • –Emanuele Scarci

Le stime del 2015

Volumi in crescita a Susegana, 810mila frigo, e Forlì, 1,5 milioni piani; in calo a Porcia, a 960mila lavatrici, e Solaro, 700mila lavastoviglie

MILANO

Electrolux ammoderna gli stabilimenti in Italia investendo 40 milioni nel 2014, 47 nel 2015 e un’altra sessantina nel biennio successivo. Gli investimenti massicci sono la contropartita dell’accordo sottoscritto nel maggio dell’anno scorso in cambio di decontribuzione dei contratti di solidarietà, riduzioni delle pause e dei permessi sindacali.

Ieri al tavolo del ministero dello Sviluppo economico si è svolta la prima riunione di verifica dell’accordo quadro che ha consentito il mantenimento dei livelli occupazionali e garantito la continuità produttiva del colosso svedese. All’incontro, presieduto dal ministro Federica Guidi, hanno partecipato il vice ministro Claudio De Vincenti, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il presidente della Regione Friuli Debora Serracchiani, i rappresentanti delle 4 Regioni sedi delle fabbriche(Forlì, Porcia, Solaro e Susegana), le segreterie di Fim, Fiom, Uilm e i rappresentanti aziendali.

«Le attività svolte finora da Electrolux - ha detto Ernesto Ferrario, ad di Electrolux Italia - confermano la solidità dell’azienda e il rispetto degli impegni assunti, compresi i 40 milioni di investimenti. Grazie all’implementazione dell’accordo e al contributo di tutte le parti sociali siamo stati in grado di fornire un contributo fondamentale ai risultati economici del 2014». Nel comunicato finale del Mise si racconta che il Governo ha preso atto che la fase di implementazione del piano procede secondo le previsioni e che non emergono elementi di criticità. «Occorre - ha detto Serracchiani - che l’azienda compia uno sforzo ancora maggiore per il sito di Porcia, sia per quanto riguarda la reindustrializzazione dell’area sia per il reimpiego dei lavoratori». L’assessore Veneto Elena Donazzan ha chiesto di valutare il passaggio dalla solidarietà difensiva a quella espansiva al fine di favorire il rilancio occupazionale di Susegana. Invito sostenuto da Augustin Breda, della Rsu di Susegana, «ovviamente con le opportune modifiche normative che permettano invarianza di condizioni su costo complessivo del lavoro e sulla retribuzione».

Nel corso del meeting, Electrolux ha sottolineato che nel 2014 le vendite del mercato europeo sono risultate in crescita: +1,6%. Ma per quest’anno risentiranno del crollo del mercato russo, –11,8%, che trascinerà tutto l’Est con un -5%; sviluppo sostenuto invece per l’Europa occidentale: +2,7%.

Per quest’anno i volumi sono previsti in crescita per il sito di Susegana 810mila frigo (772mila nel 2014) e Forlì 1,5 milioni piani (1,422); in calo per Porcia a 960mila lavatrici (1,15 milioni) anche se i prodotti innovativi (le lavasciughe a pompa di calore) vanno meglio del previsto, e per Solaro a 700mila lavastoviglie, in calo di 100mila pezzi a causa della crisi russa e ucraina. Quanto alle uscite volontarie nel gruppo da maggio 2014 a dicembre sono state 131 di cui: 36 a Porcia, 46 a Susegana, 17 a Solaro e 32 Forlì.

Infine, Porcia è stata inserita tra le “aree di crisi complesse” e ciò permetterà di attivare processi di reindustrializzazione, anche nelle aree dismesse di Electrolux. A proposito, due società sarebbero sul punto di insediarsi: una fa capo a Electrolux e si tratta di trasferire produzioni da un altro Paese (con 40 addetti) e la seconda, che lavora per Fincantieri, occuperebbe una cinquantina di addetti.

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